Descrizione
Comune collinare, di origini antiche, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I savignesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località Bortolani, San Prospero, Vedegheto, Cà di Costa, Goccia, Riva Bene, Rodiano e Villa. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono gli 817 metri del monte Vignola. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è immerso in una suggestiva cornice paesaggistica; il suo andamento plano-altimetrico è vario.
Storia
I primi insediamenti nella zona risalgono ai romani, cui va riportata anche l’origine del toponimo, derivante dal nome latino di persona SABINIUS. Trasformata in un luogo fortificato con la costruzione di più castelli in punti strategici del territorio, nel corso del Medioevo fu teatro di numerosi scontri tra le nobili casate che se ne contendevano il possesso. All’assedio posto, sul finire del XIII secolo, dalle truppe di Bologna al castello di Samoggia, in mano a Guido da Cuzzano, seguì quello di Passerino Bonacolsi alla rocca di Rodiano, in cui si erano asserragliati i conti di Panico che, riconquistata la fortezza, furono nuovamente costretti ad abbandonarla dai bolognesi, nella prima metà del Trecento. La storia successiva non fa registrare avvenimenti di rilievo fino all’agosto del 1843, quando, durante il governo pontificio, restaurato dal congresso di Vienna, la popolazione partecipò ai moti antipapalini scoppiati in Romagna e subito repressi. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: l’obelisco che ricorda gli eroi caduti per la libertà d’Italia nel 1843; l’ex chiesa di San Matteo, del Settecento; la parrocchiale del Santissimo Salvatore, di origini trecentesche ma rifatta nel XVIII secolo, il Molino del Dottore, del Cinquecento, e il seicentesco santuario della Beata Savigno Vergine della Croce Martina, a Rodiano; la cosiddetta “La Venola”, una casa-torre del XVI secolo, a Vedegheto; la Ca’ Maselli e la chiesa di Santa Maria Assunta, in località Merlano; la casa Poggio, la casa del Dottore e la Ca’ d’Anino, a Vignola dei Conti; la chiesa di San Giorgio e il quattrocentesco santuario della Beata Vergine della Villa, rifatto nel XVI secolo, a Samoggia; le chiese di San Prospero e San Biagio, nelle omonime località.
Economia
Se si escludono la stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, frutta e uva, da cui si ricava il vino “Colli bolognesi”; degna di nota è anche la produzione del tartufo bianco. Diffuso è l’allevamento di bovini, equini e avicoli, seguito da quello di suini, ovini e caprini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti edile, elettronico, lattiero-caseario, metalmeccanico e tessile. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali si registra una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; non mancano una biblioteca e un teatro comunale per l’arricchimento culturale. Buona è la capacità ricettiva, offrendosi una vasta possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dal locale poliambulatorio.
Relazioni
Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo della tranquillità del luogo e della bellezze dell’ambiente naturale. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto rilevanti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali, che richiamano visitatori dai dintorni, meritano di essere ricordate: la mostra mercato del vecchio e dell’antico, a marzo, e la sagra del tartufo, a novembre. La festa del Patrono, San Matteo, si celebra il terzo lunedì di settembre, con l’omonima fiera.
Località
Bortolani, Ca' di Costa, Goccia, Rodiano, San Prospero, Vedegheto, Villa
- Popolazione 0
- Lat 44° 23' 24,51'' 44.39014167
- Long 11° 4' 24,14'' 11.07337222
- CAP 40060
- Prefisso 051
- Codice ISTAT 037058
- Codice Catasto I474
- Altitudine slm 259 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2525 - Superficie 54.83 Km2
- Densità 0,00 ab/Km2
- Sismicità Zona
- Alba 07:28
- Tramonto 16:37