Centro rivierasco, di probabile origine medievale; basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta presenza del settore industriale. I saponaresi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito nelle località Cavaliere, San Pietro, Saponara Marittimae Scarcelli nonché in alcune case sparse. Il territorio, classificato di montagna, fertile e produttivo per la ricchezza di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.128 metri di quota. L’abitato, che sorge su un dolce colle che volge verso il mare, sovrastato dai ruderi di un antico castello, non mostra segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico ondulato. Lo stemma comunale, interzato in palo, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nel primo palo, troncato, sono raffigurate, su sfondo argentato, due torri rosse, merlate alla guelfa, e due bande nere, racchiuse da una bordura azzurra, recante sette gigli d’oro. Il secondo palo è interzato in fascia: nella prima, partita, sono rappresentate, su fondo argentato, due torri rosse, merlate alla guelfa, e un campo inquartato in croce di Sant’Andrea –lo sfondo argentato della prima e quarta partizione è attraversato da tre pali neri, il secondo e terzo quarto sono d’oro–; la fascia mediana, azzurra, racchiude tre gigli dorati; nella terza, argentea, spiccano cinque gigli neri. Il terzo palo, infine, raffigura, su fondo azzurro, sei palle d’oro. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.