Descrizione
Cittadina rivierasca, di origine nuragica, la cui economia si basa su tutti i settori produttivi. È una nota località turistica. Gli antiochensi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato di collina, comprendente le aree speciali Isole, Santa Caterina e Stagno Cirdu, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. Esso presenta le caratteristiche morfologiche e naturali dell’intera isola: rocce vulcaniche (basalti e trachiti), pietre calcaree, ambienti marini e lagunari. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, mostra un andamento plano-altimetrico tipico delle zone collinari. Ha l’aspetto caratteristico dei villaggi di pescatori, con le casette basse e colorate dai tetti rossi, dalle strade strette ma con una struttura urbana complessa. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è inquartato. Nella prima sezione, a sfondo argentato, figura un vascello a quattro vele rigonfie, accostato da due gabbiani in volo spiegato; il secondo campo, azzurro, racchiude l’immagine di un castello fondato su una verde collina; nel terzo riquadro campeggia una pianta di vite, munita di tre frutti; la quarta partizione, argentea, riproduce, su una campagna “al naturale”, un ponte romano a due arcate che attraversa uno specchio d’acqua azzurro.
Storia
Il toponimo, attestato nell’anno 1341 come “pro grantitio de Pau rectore S. Antiocu diocesis sulcitane”, ripete il nome del santo titolare della parrocchiale. Di origine nuragica, fu un importante centro prima fenicio e poi romano. Subì invasioni vandaliche e saracene. Dall’XI secolo entrò a far parte del Giudicato di Cagliari, mentre nei secoli successivi fu caratterizzata da un massiccio esodo della popolazione che terminò soltanto nel XVII secolo. Appartenne, in seguito, ai vescovi di Sulci; nel 1758 passò alla commenda dei Santi Maurizio e Lazzaro. Nel 1793 fu occupata dai francesi. Tra i monumenti archeologici interessanti vi sono: due menhir del III millennio a.C.; i resti della strada e del ponte romano a due arcate; la fonte Is solus, di età romana; il mausoleo funerario Sa Presonedda, di età repubblicana. Degna di nota è poi la basilica di Sant’Antioco martire, edificata nel 1102 su una chiesa paleocristiana, che conserva le reliquie e la statua del Santo. Nella parte alta del borgo si trovano il Forte Sabaudo del 1812 e i resti fenicio-punici e romani.
Economia
È sede di Pro Loco, di carabinieri e guardia di finanza. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta; si allevano anche bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da imprese che operano nei comparti alimentare, della lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi, della produzione di sale, tessile, dell’estrazione, del vetro, dei materiali da costruzione, dei laterizi, metalmeccanico, cantieristico, dei mobili, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato, soprattutto quello specializzato nella produzione di tappeti e di arazzi. Non mancano, tuttavia, anche tradizioni legate all’essiccazione dei giunchi per i cesti, l’intarsio del legno e la produzione di nasse. Ma soprattutto sopravvive oggi, grazie alla maestria di alcune artigiane antiochense, la tecnica della produzione del bisso o seta marina: un pregiato e raro tessuto color rame realizzato con i filamenti di una conchiglia triangolare bivalve, la pinna nobilis. È presente il servizio bancario. Tra le strutture sociali annovera una casa di riposo. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo e degli istituti tecnico professionale industriale, magistrale e liceo scientifico; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca comunale, il museo etnografico “Su Magasinu e su Binnu”, il museo civico archeologico e l’area delle necropoli punica e romana. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche tre emittenti radiotelevisive locali. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.
Relazioni
Il ricco patrimonio archeologico unito a un mare splendido con fondali mozzafiato, spiagge lunghe e incantevoli che si alternano a calette rocciose, ne fanno una meta turistica molto ambita. Altro motivo di richiamo è la gastronomia locale che ha due origini: una pastorale, legata ai prodotti della terra e all’allevamento, e una marinaresca, legata all’attività della pesca. Tra gli eventi periodici si segnalano: la festa di San Pietro, il 29 giugno; la festa di Nostra Signora Bonaria, la prima domenica di settembre. Il Patrono, Sant’Antioco, si festeggia quindici giorni dopo Pasqua con una sagra in onore del martire africano.
Località
Is Loddis, Maladroscia, Mercury, Ponti, Santa Caterina, Stagno Cirdu, Villaggio dei Ciclopi, Villaggio Polifemo
- Popolazione 11.313
- Lat 39° 4' 6,8'' 39.06835556
- Long 8° 27' 15,66'' 8.45435000
- CAP 09017
- Prefisso 0781
- Codice ISTAT 107020
- Codice Catasto I294
- Altitudine slm 10 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/12 al 31/03 per 8 ore/giorno B/772 - Superficie 87.53 Km2
- Densità 129,25 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:21
- Tramonto 17:03