Descrizione
Centro collinare, di origine nuragica, che accanto alle tradizionali attività agro-pastorali ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato il turismo. I santadesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra la località di Terresoli, numerosi nuclei urbani minori e un elevato numero di case sparse. Il territorio –occupato da un fitto bosco di lecci, filliree, sughere, ginepri, infoltito e talvolta sostituito da un impenetrabile sottobosco di corbezzoli, lentischi, eriche, cisti, mirti, agrifogli e altre essenze tipiche della macchia mediterranea– presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. Caratterizzato da una forte presenza di rocce calcaree e dolomitiche, di arenarie e di scisti, esso si presenta ricchissimo di stupende cavità naturali, all’interno delle quali ha avuto luogo la formazione di molteplici varietà di concrezioni e cristallizzazioni. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, è situato quasi nel cuore di un’ampia vallata verso la quale degrada un gruppo montuoso che nel territorio raggiunge la massima altitudine con i 1.104 metri del monte Tiriccu.
Storia
Il toponimo, di origine agionimica, corrisponde a “Sant’Agata”, perché in carte antiche figurerebbe nella forma “Sant’Ada”. Di origine nuragica, nell’XI secolo fece parte della curatoria di Sulci, nel Giudicato di Cagliari. Nel 1258 appartenne ai conti della Gherardesca e poi al comune di Pisa. Nel XIV secolo fu sotto il dominio del vescovo di Iglesias fino al 1759, quando passò all’arcivescovo di Cagliari. Interessante sotto il profilo storico-architettonico è la chiesa parrocchiale. Tra i resti di insediamenti umani presenti sul territorio comunale, quelli particolarmente significativi sono: la necropoli con tombe a domus de janas di Montessu e la piana dei menhir del periodo prenuragico, nel limitrofo territorio di Villaperuccio; la tomba dei giganti (sa Tutt’e Fraigada), risalente all’epoca nuragica; la fortezza fenicio-punica di Pani Loriga.
Economia
È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da imprese che operano nei comparti alimentare, tra cui il lattiero-caseario, del legno, della produzione e distribuzione di energia elettrica, metalmeccanico ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva, ma necessita di servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo e di un istituto professionale agrario; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca comunale e il museo etnografico “Sa domu antiga” (vi sono esposti oggetti e attrezzi da lavoro utilizzati in passato). Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.
Relazioni
La sua favorevole posizione geografica ha da sempre incentivato il turismo. Offre a quanti vi si rechino la possibilità di passeggiare nei boschi a contatto con la natura, in un’oasi di pace e di verde, che permette di ammirare, tra sorgenti e dirupi, una ricca avifauna: il cervo sardo, il daino, il cinghiale e una grande varietà di rapaci. Al visitatore interessato all’arte e alla storia offre un paesaggio sorprendentemente ricco di insediamenti umani. Degne di nota sono le suggestive grotte di Is Zuddas, mentre notevole valore archeologico riveste la grotta Pirosu, in località Su Benatzu, per la presenza, al suo interno, di un santuario ipogeico di periodo nuragico. Infine, meritano una visita la grotta del Campanaccio e la grotta della Capra, particolarmente adatte al turismo speleologico. Caratteristici sono “is furriadroxius”, i luoghi destinati ad accogliere persone e bestiame nei rientri periodici dalla campagna e dai monti, che si trovano a decine e decine sparsi in tutto il territorio. Tra le manifestazioni, merita di essere citata la rievocazione del “matrimonio mauritano”, il rito nuziale con antiche usanze tramandate da secoli, la prima domenica d’agosto. Infine, la festa della montagna, il primo maggio e la “S’arrusciara”, l’8 agosto. I Patroni, San Nicolò e Isidoro, si festeggiano la prima domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.
Località
Barrancu Mannu, Barrua Susu, Case del Frate, Is Canis, Is Collus, Is Cosas, Is Langius, Is Lois De Basciu, Is Lois De Susu, Is Pinnas, Is Piroddis, Is Pirosus, Is Pisanus, Is Sabas, Is Scanus, Is Scattas, Is Sinzus, Is Vaccas, Morimenta De Basciu, Terresoli
- Popolazione 3.473
- Lat 39° 5' 35,69'' 39.09324722
- Long 8° 42' 57,25'' 8.71590278
- CAP 09010
- Prefisso 0781
- Codice ISTAT 107018
- Codice Catasto I182
- Altitudine slm 135 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1119 - Superficie 115.59 Km2
- Densità 30,05 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:30
- Tramonto 17:48