Cittadina costiera (cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica), sorta nel Medioevo in un sito popolato fin dalla preistoria; la sua economia si basa sul turismo balneare e, in minor misura, sulle attività rurali. La maggior parte dei santamarinellesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, risiede nel capoluogo comunale mentre il resto della comunità è distribuito nelle località di Santa Severa e Stazione di Santa Severa; quest’ultima, per effetto del processo di espansione edilizia, si è fusa urbanisticamente con la località di Santa Severa Nord del comune di Tolfa. Il nucleo antico dell’abitato si estende a oriente di un promontorio proteso sul mare, capo Linario, occupato invece da moderni quartieri residenziali. Nonostante le trasformazioni operate dall’uomo, il territorio comunale, classificato collinare, comprende ambienti naturali ancora integri e di estremo interesse: la pianura nei pressi della località di Santa Severa, ad esempio, ha conservato la tendenza all’impaludamento e oggi le acque degli stagni, ricche di vita, attirano una ricca avifauna acquatica (garzette, aironi cinerini, germani, aironi rossi, fenicotteri, cavalieri d’Italia, gru, oche selvatiche e falchi di palude). Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è “partito”: da un lato, su fondo azzurro, compare una torre d’argento merlata “alla guelfa”, posta su una verde campagna e sormontata da una stella dorata a otto punte; dall’altro lato, è raffigurata, in “campo” dorato, un’ancora nera con la traversa rossa, sormontata da una stella azzurra a otto punte. Sotto lo scudo, su un nastro azzurro bifido svolazzante, compare la scritta CASTRUM NOVUM ET PYRGI, in lettere maiuscole d’oro.