Comune montano, di origine medievale, basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I sandomenicesi o sandometicoti, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; pochissimi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, ricco di sorgive, caratterizzato da macchie scure di boschi, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.408 metri di quota. L’abitato, che sorge su un pendio di fronte all’Etna, è strutturato in strisce di edilizia adagiate lungo le linee di livello, le une sovrapposte alle altre, così da assecondare l’andamento inclinato del terreno; non mostra segni di espansione edilizia. Lo stemma comunale, inquartato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo argenteo della prima sezione figura un cipresso “al naturale” accostato da due leoni controrampanti, rossi. Il secondo campo, pure inquartato, riproduce, nel primo e quarto riquadro, rossi, una torre d’argento fondata in punta e, nel secondo e terzo, d’oro, un’aquila bicipite nera. Il terzo quarto, a sfondo rosso, rappresenta uno scudetto dorato, recante tre lettere L, azzurre, accompagnato da altri otto scudetti argentati, attraversati da una banda nera e disposti in orlatura. Nel quarto partito, smaltato di azzurro, spicca un giglio d’argento, sormontato da due stelle a otto raggi, dello stesso colore.