Comune collinare di origine antica; è sorretto dalle tradizionali attività rurali, dall’artigianato delle ceramiche e dei tessuti, dalla piccola industria e dal turismo ecologico e culturale. I leontini presentano un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media e mostrano una spiccata propensione per l’insediamento sparso: risiedono infatti nel capoluogo comunale, nelle località di Montemaggio, Pietracuta, Pietramaura e Torello, in un certo numero di aggregati urbani elementari e in moltissime case sparse. L’abitato sorge su un masso roccioso dalle pareti a strapiombo, da cui si affaccia sul corso del fiume Marecchia. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Novafeltria e con una del comune di Verucchio (FO), in Emilia-Romagna, è immerso nello spettacolare paesaggio dell’alto Montefeltro: campi coltivati si estendono negli avvallamenti mentre un fitto manto boschivo riveste i declivi alto-collinari; tra il verde s’innalzano inoltre torrioni di roccia, noti localmente con il nome di “penne” e spesso dominati dai ruderi di antichi castelli. Tra le fustaie di cerri e faggi è possibile imbattersi in lupi, cinghiali, caprioli, gatti selvatici e altri mammiferi di piccola taglia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto Ministeriale, è “partito”: da un lato è raffigurato San Francesco nell’atto di predicare sotto un olmo, su fondo d’argento; dall’altro lato campeggia invece un’aquila nera bicipite sormontata da una corona, in “campo” d’oro.