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Descrizione

Comune di montagna, di origini antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi; i sanfedelini, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alla località Lura del comune di Blessagno-. Il territorio, comprendente anche la località Erbonne, occupa il displuvio tra il lago di Como e il lago di Lugano e disegna un profilo geometrico irregolare, con notevoli variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 625 metri sul livello del mare a un massimo di 1.701 metri. L'abitato, situato in una conca punteggiata di castagneti, presenta un andamento plano-altimetrico tipico montano e mostra segni evidenti di una forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1957, è uno scudo semitroncato partito; nel primo campo, a sfondo dorato, si raffigura un castello rosso attraversato, all'interno, da un albero; sullo sfondo verde del secondo riquadro spicca una croce d'argento; nella terza parte, fasce trasversali azzurre si alternano a fasce trasversali dorate.

Storia

I rinvenimenti archeologici testimoniano che, al pari di tutta la valle, questa zona fu abitata sin da tempi molto antichi: in località Orimento, infatti, sono stati rinvenuti alcuni massi coppelliformi (massi erratici che recano sulla superficie incavi tondeggianti per i quali si ipotizza una funzione cultuale). Nel XIII secolo fu feudo della famiglia Camozzi e agli inizi del secolo successivo passò ai Visconti, che la cedettero ai Rusconi dopo qualche decennio. Alla fine del XVI secolo appartenne ai Marliani e nei primi anni del Settecento, quando diventò capoluogo del distretto della Valle, passò ai Riva Andreotti. Nel corso della dominazione austriaca partecipò attivamente ai moti risorgimentali: qui fu ucciso, infatti, il commissario austriaco, venuto a conoscenza dell'esistenza a San Fedele di alcuni giovani rivoluzionari schierati con la Giovine Italia. Nel 1848 Andrea Brenta, capo e ispiratore della rivolta intelvese, guidò i rivoluzionari che fecero prigionieri i soldati croati di guardia alla valle. Dell'originaria struttura romanica la chiesa parrocchiale, dedicata a Sant'Antonio Abate, ha conservato la facciata a capanna in pietre a vista, su cui si apre un portale a tutto sesto sormontato da una lunetta affrescata. I restauri subiti nel corso del XVI e del XVII secolo ne hanno ampiamente modificato l'architettura, mentre l'abside romanica e la cappella di San Rocco (di cui è nota l'esistenza a partire dal 1500) furono demolite nel 1800; nello stesso periodo fu costruito un oratorio dedicato a San Rocco in sostituzione della cappella demolita presso la parrocchiale.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede della Comunità montana; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'agricoltura (orticoltura) e l'allevamento (bovini, suini, ovini, caprini, avicoli ed equini) hanno lentamente ceduto il passo alle attività industriali, specializzate nei comparti lattiero-caseario, edile, del mobile, della fabbricazione di apparecchi medicali e della produzione e fornitura di energia elettrica. Il terziario comprende una rete commerciale di buon livello e il servizio bancario, cui si affiancano i servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Annovera tra le strutture sociali un orfanatrofio; non manca, inoltre, una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo e quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Punto di partenza per le escursioni al monte Generoso e alla Bocca di Orimento, attira un discreto flusso turistico per l'amenità degli scorci paesaggistici. Il tessuto economico non ha ancora raggiunto un livello di sviluppo tale da consentire l'assorbimento di flussi consistenti di manodopera. Vive rapporti non rilevanti con i comuni limitrofi, ai quali tuttavia si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado, il lavoro e i servizi non disponibili sul posto. La festa del Patrono, Sant'Antonio Abate, si celebra il 17 gennaio.

Località

Erbonne

INFO
  • Popolazione 1.808
  • Lat 45° 58' 3,56'' 45.96765556
  • Long 9° 4' 39,10'' 9.07752778
  • CAP 22028
  • Prefisso 031
  • Codice ISTAT 013205
  • Codice Catasto H830
  • Altitudine slm 779 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3176
  • Superficie 10.96 Km2
  • Densità 164,96 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 07:41
  • Tramonto 16:39
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