Descrizione

Comune di pianura, di probabile origine medievale, con un’economia basata sull’agricoltura e sulla piccola industria. Gli arzenesi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale (contiguo alla località Valvasone del comune omonimo) e l’aggregato urbano San Lorenzo. Il territorio, molto fertile, perché abbondantemente irrigato, ha un profilo geometrico regolare, con lievi differenze di altitudine, che determinano nell’abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Il comune è dotato di uno stemma ufficiale concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Comune di pianura, di probabile origine medievale, con un’economia basata sull’agricoltura e sulla piccola industria. Gli arzenesi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale (contiguo alla località Valvasone del comune omonimo) e l’aggregato urbano San Lorenzo. Il territorio, molto fertile, perché abbondantemente irrigato, ha un profilo geometrico regolare, con lievi differenze di altitudine, che determinano nell’abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Il comune è dotato di uno stemma ufficiale concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Storia

Citata per la prima volta in un documento della fine del XII secolo, deriva il toponimo dal latino AGGER (con la variante ARGER), che significa ‘argine’. Dipendente ecclesiasticamente dalla pieve di San Giorgio della Richinvelda, per gli affari civili fu sottoposta ai signori di Valvasone, cui venne confermata, nella seconda metà del Duecento, dal patriarca di Aquileia. Staccatasi dalla pieve di San Giorgio, si costituì in parrocchia autonoma verso la metà del XIV secolo. Alla dominazione patriarcale seguì, nel 1420, quella della repubblica veneta, di cui condivise le sorti fino alla fine del XVIII secolo, quando la pace di Campoformio, che nel 1797 sancì il declino della Serenissima, pose i possedimenti, in precedenza veneziani, sotto la Casa d’Austria. La storia successiva, in cui non si registrano avvenimenti di particolare rilievo, vede il ritorno degli austriaci, dopo la parentesi napoleonica del Regno Italico, e l’annessione all’Italia nel 1866. Analoghe sono state le vicende della località San Lorenzo, che sarebbe stata attraversata dai romani. Cinta da mura, alla fine del XIII secolo venne acquisita dai signori di Valvasone in una permuta con l’abbazia di Sesto al Reghena. Appartengono al suo patrimonio storico-artistico: la chiesa di Santa Margherita, le cui origini risalgono al secolo XI, e la parrocchiale di San Michele Arcangelo, che, ricostruita negli anni Cinquanta, conserva varie opere d’arte della precedente parrocchiale, risalente al Quattrocento. A San Lorenzo si possono ancora ammirare i resti delle mura medievali inglobate in costruzioni successive.

Citata per la prima volta in un documento della fine del XII secolo, deriva il toponimo dal latino AGGER (con la variante ARGER), che significa ‘argine’. Dipendente ecclesiasticamente dalla pieve di San Giorgio della Richinvelda, per gli affari civili fu sottoposta ai signori di Valvasone, cui venne confermata, nella seconda metà del Duecento, dal patriarca di Aquileia. Staccatasi dalla pieve di San Giorgio, si costituì in parrocchia autonoma verso la metà del XIV secolo. Alla dominazione patriarcale seguì, nel 1420, quella della repubblica veneta, di cui condivise le sorti fino alla fine del XVIII secolo, quando la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=PACEDICAMPOFORMIO'>pace di Campoformio</a>, che nel 1797 sancì il declino della Serenissima, pose i possedimenti, in precedenza veneziani, sotto la Casa d’Austria. La storia successiva, in cui non si registrano avvenimenti di particolare rilievo, vede il ritorno degli austriaci, dopo la parentesi napoleonica del Regno Italico, e l’annessione all’Italia nel 1866. Analoghe sono state le vicende della località San Lorenzo, che sarebbe stata attraversata dai romani. Cinta da mura, alla fine del XIII secolo venne acquisita dai signori di Valvasone in una permuta con l’abbazia di Sesto al Reghena. Appartengono al suo patrimonio storico-artistico: la chiesa di Santa Margherita, le cui origini risalgono al secolo XI, e la parrocchiale di San Michele Arcangelo, che, ricostruita negli anni Cinquanta, conserva varie opere d’arte della precedente parrocchiale, risalente al Quattrocento. A San Lorenzo si possono ancora ammirare i resti delle mura medievali inglobate in costruzioni successive.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali (in particolare il frumento), i foraggi, la frutta e l’uva; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini e suini. L’industria, di dimensioni ridotte, è rappresentata da aziende che operano nei comparti edile, dei materiali da costruzione, della fabbricazione di mobili e dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla. È presente il servizio bancario; una modesta rete distributiva, sufficiente però al soddisfacimento dei bisogni primari della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali (in particolare il frumento), i foraggi, la frutta e l’uva; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini e suini. L’industria, di dimensioni ridotte, è rappresentata da aziende che operano nei comparti edile, dei materiali da costruzione, della fabbricazione di mobili e dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla. È presente il servizio bancario; una modesta rete distributiva, sufficiente però al soddisfacimento dei bisogni primari della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Oltre a non registrare un significativo movimento di turisti, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive assorbono in prevalenza manodopera locale, parte della quale trova occupazione nelle vicine aree maggiormente industrializzate. I rapporti, non molto intensi, con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge pure per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Non si segnalano manifestazioni culturali o ricreative degne di nota. La festa del Patrono, San Michele, si celebra il 29 settembre.

Oltre a non registrare un significativo movimento di turisti, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive assorbono in prevalenza manodopera locale, parte della quale trova occupazione nelle vicine aree maggiormente industrializzate. I rapporti, non molto intensi, con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge pure per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Non si segnalano manifestazioni culturali o ricreative degne di nota. La festa del Patrono, San Michele, si celebra il 29 settembre.

Località

San Lorenzo

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