Descrizione
Comune collinare, di origine medievale, che fonda le basi della propria economia sulla felice coesistenza di ben avviate attività agricole ed industriali. I rovagnatesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, abitano, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Crescenzaga, Monte, Bagaggera, Casternago, Fornace, Sara e Spiazzo, essendo la zona in forte espansione edilizia. Il territorio, dal profilo geometrico tipicamente collinare, presenta un andamento irregolare caratterizzato da pendii e dolci rilievi. L'abitato presenta variazioni plano-altimetriche solo leggermente accennate. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1988, è troncato, semipartito: la prima parte, d'oro, reca un'aquila; la seconda, rossa, raffigura due spade d'argento, poste in decusse; la terza, d'argento, rappresenta un delfino azzurro con la testa all'insù e la coda ricurva, posta su un lato.
Storia
Ben poco si conosce della sua storia antica, di certo comune alle vicende storiche della Brianza in generale. Il nome deriverebbe da RABENIUS, sicuramente appartenente ad una famiglia patrizia dell'epoca romana. Notizie più documentate si hanno soltanto nel basso Medioevo, quando, agli albori del '400, come risulta da scritti e testi, fu al centro di uno scontro fra guelfi e ghibellini. Nel tempo la zona è passata di mano in mano tra le famiglie più in vista della regione: nel '600, infatti, venne compresa nelle proprietà feudali di Pietro Maria Delfinoni, insieme ai paesi di Crescenzaga e Albareda. La famiglia Delfinoni era una delle più antiche e più agiate di tutta la Brianza e Anselmo, il suo antesignano, era stato console di Milano nel 1096. Uno dei suoi discendenti, Delfino, fece edificare il castello di Pieraccio in località Oggiono, che rimase possedimento di famiglia fino al 1411, quando fu ereditato dai Casati. Con la morte del suo ultimo componente, la famiglia Delfinoni si estinse nel '700 ed il feudo fu assegnato al senatore Pietro Paolo Arrigoni, dopo essere stato, in realtà per un breve periodo, di proprietà della regia camera. In seguito all'acquisizione del feudo Pietro Arrigoni divenne conte, contribuendo così a dare lustro alla sua grande casata che, proveniente dalla valle Taleggio, era già conosciuta agli inizi del XIV secolo. Gli edifici più interessanti del luogo sono la parrocchiale dedicata a S. Giorgio, l'oratorio di S. Martino, risalente ad epoca romanica, e la Villa Sacro Cuore, sorta nel Settecento come residenza di campagna e attualmente integrata nella struttura del municipio.
Economia
Le principali fonti di reddito sono da ricercare nei settori primario e secondario. Le industrie sono rappresentate da fabbriche metallurgiche, tessili, per la produzione di apparecchiature fotografiche e di strumenti ottici e da imprese edili. Sono, inoltre, presenti alcuni piccoli stabilimenti per la produzione di articoli in plastica. L'agricoltura trova espressione nella coltivazione intensiva di cereali ed ortaggi, associata all'allevamento suino, che raggiunge ottimi livelli produttivi. L'allevamento bovino ed ovino è anch'esso molto sviluppato, con numerosi capi anche da vendita. Il commercio e le attività di consulenza informatica nel campo privato costituiscono il quadro del terziario, che è anche rappresentato da alcuni sportelli bancari operanti sul posto a testimonianza del buon livello di reddito e del forte spirito imprenditoriale della comunità. I servizi pubblici sono adeguati alle dimensioni del posto e le strutture scolastiche permettono la frequenza di tutte le classi dell'obbligo. Le strutture culturali, utili per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storicoletterario, sono rappresentate da una biblioteca, mentre non ci sono strutture sociali di particolare rilievo. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione e di soggiorno. Sul posto è presente la farmacia.
Relazioni
Non può essere certamente considerata una meta turistica, essendo immersa in un contesto del tutto industriale; vive comunque un buon rapporto con il circondario, cui la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e per l'espletamento di pratiche burocratiche, aiutata da una rete di collegamenti particolarmente sviluppata. Sul posto non si segnalano eventi di particolare attrattiva folcloristica o ricreativa. La festa del Patrono, dedicata a S. Giorgio, si celebra il 24 aprile.
Località
Bagaggera, Casternago, Crescenzaga, Fornace, Monte, Sara, Spiazzo
- Popolazione 0
- Lat 45° 44' 17,20'' 45.73811111
- Long 9° 22' 13,67'' 9.37046389
- CAP 23888
- Prefisso 039
- Codice ISTAT 097073
- Codice Catasto H596
- Altitudine slm 342 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2555 - Superficie 4.6 Km2
- Densità 0,00 ab/Km2
- Sismicità Zona
- Alba 07:41
- Tramonto 16:38