Descrizione
Cittadina rivierasca, ubicata in collina e di antiche origini, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie, oltre che sul turismo. I rossanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono anche nelle località Amica, Piragineti, Rossano Stazione, Fermata Toscano-Nubrica, Fossa, Gallarate, Gammicella, Momena, Oliveto Longo, Petraro-Varia de Franchis, Pirro Malena, Santa Maria delle Grazie, Seminario e Solfara Mare. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.188 metri di quota; le aree Pantano Martucci e Tesoro sono in contestazione rispettivamente con Crosia e Paludi. L’abitato, situato su una rupe, a dominio della sottostante pianura e del mare, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.
Storia
Fondata forse dagli enotri, fu successivamente colonizzata dai greci e dai romani, di cui sono pervenute varie testimonianze. Il toponimo, che nell’itinerario dell’imperatore Antonino Pio figura nella forma Roscianum, deriva dal personale latino ROSCIUS, col suffisso aggettivale -ANUS. Occupata da Totila, verso la metà del VI secolo d.C., sotto i bizantini divenne un’importante località strategica e uno dei principali poli religiosi della Calabria, grazie all’esistenza sul posto di prestigiosi monasteri basiliani e di numerose laure: per il suo splendore fu chiamata “La piccola Ravenna del Sud”. Fu uno dei primi principati dell’Italia meridionale. Possedimento, nel 1400, dei Marzano e degli Sforza, che ne tornarono in possesso dopo un periodo di reggenza da parte dei d’Aragona, passò in seguito agli Aldobrandini. Ultimi feudatari furono i Borghese. Ai tempi della Repubblica Partenopea, fu compresa nel cantone di Corigliano Calabro. I francesi, all’inizio del XIX secolo, ne fecero il capoluogo dapprima di un governo e poi di un distretto, la cui giurisdizione fu modificata dai Borboni. Tra i monumenti spiccano: la chiesa di S. Marco, una delle massime espressioni dell’architettura bizantina; la cattedrale dell’Assunta, del X-XI secolo; le chiese di S. Bernardino, S. Domenico, Santa Maria Maddalena, S. Nilo, S. Panaghia, Santa Maria del Piliere, Sant’Anna e Santa Maria del Patire; la torre dell’orologio; il palazzo arcivescovile, che custodisce il Codex Purpureus o Rossanensis, il più antico evangelario esistente, capolavoro dell’arte e della cultura bizantina, e il palazzo municipale. Interessanti sono anche: i ruderi del castello Sant’Angelo; diverse colonne antiche, dislocate nell’abitato, e le grotte eremitiche e lauritiche.
Economia
È sede, tra l’altro, della Usl n. 3, del distretto scolastico n. 26, della Comunità montana e di Pro Loco. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, soprattutto uva e agrumi; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi), cantieristico, edile, metalmeccanico, della tipografia, dei materiali da costruzione, della lavorazione del legno, della produzione e distribuzione di gas, della raccolta, depurazione e distribuzione di acqua; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche di mobili, laterizi, strumenti ottici e fotografici, macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, oltre che di attrezzi e contenitori per l’industria olearia. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva, attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione arricchiscono il panorama del terziario. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; per l’arricchimento culturale si può usufruire del museo diocesano di arte sacra e delle biblioteche comunale e del seminario. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio ospedaliero.
Relazioni
Inserita negli itinerari dell’agriturismo cosentino, è una frequentatissima stazione balneare. Molto frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alla presenza dei servizi, degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e del presidio ospedaliero. Tra gli appuntamenti tradizionali, vanno citate: la festa di Sant’Onofrio, la terza domenica di maggio; S. Nilo, a settembre; S. Giovanni di Dio e Sant’Antonio, a giugno; S. Marco, ad aprile; la Madonna del Patire, il terzo venerdì di maggio; la fiera di Santa Maria delle Grazie, a settembre; quelle di Sant’Angelo, a maggio e a dicembre, e, infine, S. Bartolomeo, a novembre. La Patrona, Santa Maria Achiropita, viene festeggiata il 15 agosto. Vi nacque San Nilo (905-1000). È gemellata con Celje (Slovenia).
Località
Amica, Casello Martucci, Crocicchia, Fermata Toscano-Nubrica, Forella, Foresta, Fossa, Iti, Lampa, Monena, Oliveto Longo, Petraro, Piragineti, Pirro Malena, Rossano Stazione, Sant'Irene, Santa Maria delle Grazie, Solfara, Tesoro, Toscano, Valimonti, Varia De Franchis
- Popolazione 36.842
- Lat 39° 34' 25,14'' 39.57365000
- Long 16° 38' 6,56'' 16.63515556
- CAP 87067
- Prefisso 0983
- Codice ISTAT 078108
- Codice Catasto H579
- Altitudine slm 270 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1146 - Superficie 149.43 Km2
- Densità 246,55 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 06:49
- Tramonto 16:29