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Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I roesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, in numerose case sparse e, in minor misura, in altre località, di cui le più popolose sono: Alberone, Guarda e Ruina. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti: di questa caratteristica orografica risente l’abitato, che ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante e fa registrare significativi segni di espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è cuneato di nero e d’argento con una fascia ondata, azzurra. Il capo dello scudo è smaltato d’argento.

Storia

Citata come “Fondo Roda” in una bolla papale del 944, come “Fossa de Reda” o “de Rede” in documenti di epoca più tarda e come “Rode” negli Statuti di Ferrara del 1287, ha visto da sempre la sua storia contrassegnata dalle rovinose rotte del Po. Molto si discute sull’origine del toponimo, che alcuni riconducono alla lettera greca “rho”, altri al greco “reo”, che significa ‘scorrere’, e altri ancora alla celebre battaglia dei Campi Raudii del 101 a.C. (che vide i romani vittoriosi sui cimbri). La sua ubicazione al confine tra il ducato di Ferrara e la repubblica di Venezia ne fece a lungo un campo di battaglia, con ripetuti tagli degli argini sia da parte ferrarese che veneziana, per danneggiare il nemico. Tra i tanti scontri va ricordato quello del 1509, conclusosi con una pesante sconfitta della flotta veneziana a opera di Alfonso e Ippolito d’Este, che videro così accresciuto il prestigio della loro casata anche a livello europeo. Seguendo le sorti del ducato estense, passò nel 1598 sotto il governo pontificio e, occupata sul finire del XVIII secolo dalle truppe napoleoniche, fu annessa al comune di Brazzolo, recuperando l’autonomia amministrativa solo nel 1908, grazie alla legge Melli che, dividendo il mandamento di Copparo, diede vita a cinque nuovi comuni. Il patrimonio storico-architettonico comprende: la settecentesca parrocchiale di San Giacomo; le ville Saracco-Riminaldi e Belcamina; il “Palazzone”, un edificio massiccio con oculi disposti lungo tutto il suo perimetro, sotto la linea di gronda; “Il Collegio”; il complesso edilizio Ponte Recchi ad Alberone di Ro, che comprende una chiesetta settecentesca e una villa, affiancata da una torre con merlatura guelfa realizzata nell’Ottocento su progetto di augusto Gatti; la chiesa di Guarda, dedicata alla Beata Vergine Assunta, eretta nel XII secolo e ampiamente rimaneggiata nella seconda metà del XVIII secolo su progetto del Foschini; le chiese di Ruina e Zocca.

Economia

Nell’economia locale l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, viti e frutteti; è praticato anche l’allevamento di avicoli, bovini, suini, ovini, caprini ed equini. L’industria è rappresentata da fabbriche tessili, metalmeccaniche e automobilistiche, affiancate da imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, e dell’insieme dei servizi; tra questi ultimi va segnalato il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce la sola istruzione primaria e secondaria di primo grado. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, per l’assenza di attrattive di rilievo, registra un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore, che si svolgono, con intrattenimenti vari, nel corso dell’anno; tra questi vanno segnalate: la festa di Primavera, la Sagra di San Luigi Gonzaga, a giugno, e la festa di Ferragosto. La festa del Patrono, San Giacomo, si celebra il 25 luglio.

Località

Alberone, All'Argine, Casolari, Ghetto, Guarda, Lazzaretto, Ponte Pioppa, Ruina

INFO
  • Popolazione 3.247
  • Lat 44° 56' 46,83'' 44.94634167
  • Long 11° 45' 41,26'' 11.76146111
  • CAP 44030
  • Prefisso 0532
  • Codice ISTAT 038020
  • Codice Catasto H360
  • Altitudine slm 5 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2274
  • Superficie 43.03 Km2
  • Densità 75,46 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 05:47
  • Tramonto 18:32
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