Descrizione
Piccola comunità di montagna, di antichissima origine, classificata "comune sparso" con sede in località Ramponio; nella sua economia predominano le attività agricole. I ramponiesi, che presentano un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, sono concentrati quasi tutti nel capoluogo comunale. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche rilevanti, che non superano comunque i 1.175 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico montano: si adagia, infatti, sul fianco del monte Pinzerone, sul pendio della Valle d'Intelvi che scende verso l'esterno, e gode di una splendida vista sul lago di Lugano e sui rilievi della Valsolda. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo argenteo, una montagna rocciosa sulla cui punta sorge il Santuario di San Pancrazio del 1100. Sullo sfondo rosso del capo dello scudo compaiono quattro scettri d'oro, in palo.
Storia
Evidenti e assai significative sono le testimonianze di insediamenti umani in età preistorica, probabilmente favoriti dalle possibilità di erigere efficienti fortificazioni, tenuto conto delle caratteristiche orografiche della zona. Ramponio e Verna nel 1928 furono unite a formare l'attuale comune. Verna fu feudo del monastero milanese di Sant'Ambrogio, ma in età comunale tutta la zona rientrò nella giurisdizione di Como, mentre in età signorile appartenne al ducato di Milano, e quindi ai Visconti, per essere successivamente feudo, tra il XV e il XVIII secolo, dei Rusconi, dei Marliani e dei Riva. Nel 1806 Bartolomeo Passerini, curato di Rampònio, e Bartolomeo Molciani, suo cognato, pagarono con la vita la loro iniziativa di insurrezione contro Napoleone. Un'importante testimonianza dell'età preistorica è costituita, sulla cima del Monte Caslé, dai resti di un castelliere, l'unico rinvenuto nell'intera provincia lariana: gli scavi effettuati tra la fine del XVIII secolo e la prima metà del successivo hanno portato alla luce un recinto di grossi massi rozzamente squadrati, che chiudono un'area triangolare all'interno della quale sono stati individuati fondi di capanne e ceramica databile alla prima e alla seconda età del ferro. Del patrimonio architettonico sacro fanno parte: a Rampònio, la chiesa parrocchiale di San Benedetto (con, all'esterno, il battistero che conserva una vasca battesimale proveniente dalla veneziana Ca' Vendramin) e l'oratorio barocco di San Giovanni Nepomuceno (XVIII secolo); a Verna, la chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio (XII secolo) e l'oratorio della Madonnina, della stessa epoca, con un affresco del Gentilino (1492) raffigurante la "Maternità". Molti di questi monumenti sono arricchiti da opere in scagliola realizzate dai Solari, famiglia di artisti originaria di Verna.
Economia
Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. La totale assenza di un sia pur minimo sviluppo industriale fa dell'agricoltura e dell'allevamento (bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli) le principali fonti di reddito della popolazione. Non si registra la presenza del servizio bancario, di servizi assicurativi o di attività di consulenza informatica mentre la rete commerciale è di dimensioni sufficienti al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità, che può usufruire dei soli servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Non si segnalano strutture sociali di particolare rilievo o strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle sole classi elementari e quelle ricettive offrono possibilità di soggiorno; l'assenza di strutture sanitarie costringe la popolazione a spostarsi anche per i servizi di base.
Relazioni
Lo splendido paesaggio, le risorse naturalistiche e il clima mite non sono sufficienti a farne una meta turistica ricercata e rinomata, considerata anche la scarsa presenza di strutture ricettive destinate alla ristorazione o al soggiorno e di manifestazioni ed eventi ricorrenti. Offre poche opportunità di lavoro e intrattiene rapporti non rilevanti con i comuni limitrofi, ai quali tuttavia la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria e il commercio. La festa del Patrono, San Benedetto, si celebra l'11 luglio.
Località
Caslè, Ramponio
- Popolazione 461
- Lat 45° 59' 27,11'' 45.99086389
- Long 9° 3' 52,83'' 9.06467500
- CAP 22020
- Prefisso 031
- Codice ISTAT 013194
- Codice Catasto H171
- Altitudine slm 667 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/3017 - Superficie 4.89 Km2
- Densità 94,27 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:41
- Tramonto 16:39