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Descrizione

Piccola comunità montana, di origini incerte; ha un’economia basata sull’industria e sul turismo. I quittenghesi, il cui indice di vecchiaia è tra i più elevati della regione, vivono oltre che nel capoluogo comunale -che sorge in posizione elevata lungo il corso del torrente Cervo-, anche nelle località Balma e Rialmosso, in aggregati urbani minori (Bigna, Oriomosso, Romani, Roreto e Tornati) nonché in varie case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate; le pendici montuose delle dorsali alpine degradano bruscamente verso il torrente Cervo che, originario del lago della Vecchia, raccoglie in questo tratto le acque di copiosi torrenti; ai lati del fiume e vicino alle scarpate rocciose si estendono folti boschi di faggi, frassini, abeti, larici e castagni, interrotti di tanto in tanto da ameni pascoli.

Storia

Il toponimo, di origine poco chiara, potrebbe collegarsi al personale germanico “Quito” o “Witto”. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo e incerte sono anche le sue origini: si sa solo che sorse come luogo di sosta dei pastori che svernavano nei pascoli alpini con le loro greggi, e che ottenne la propria autonomia all’inizio del XVIII secolo, per essere inglobata, nel 1722, nelle proprietà di Giovanni Davico di Fossato, prefetto del Regno Sardo. Assurta per l’occasione al rango di contea, divenne luogo di estrazione del rame. Il caratteristico borgo, che conserva ancora il fascino di altri tempi, è ornato da numerosi affreschi presenti sulle mura delle case, alcuni risalenti all’XI, altri al XVIII secolo e comprende anche il bell’oratorio di San Rocco, edificato nel Settecento. In località Oriomosso sorge invece la parrocchiale della Purificazione di Maria Vergine, risalente anch’essa ad epoca settecentesca, all’interno della quale sono presenti preziosi dipinti e arredi sacri in legno scolpito. In località Rialmosso è situata invece la parrocchiale dei Santissimi Apostoli Filippo e Giacomo (XIV secolo) finemente affrescata e decorata; all’interno si possono ammirare le pitture parietali della cappella intitolata alla Vergine raffiguranti alcuni angeli, (1671) un tabernacolo e un pulpito ligneo, tutte opere attribuibili al Serpentiero e ai suoi discendenti.

Economia

Il settore primario è presente con l’allevamento di avicoli; lo affianca un settore secondario non particolarmente sviluppato, attivo con piccole imprese a carattere artigianale nei tradizionali comparti del legno, della pietra e dell’edilizia. Il terziario che è fermo, per quanto riguarda i servizi a un livello embrionale di sviluppo, include un’attività commerciale che non si è ancora affrancata dalla vendita esclusiva di prodotti alimentari. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Non è dotata delle scuole e manca anche di altre strutture culturali. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Gli abitanti devono rivolgersi alle località più fornite anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Lo straordinario spettacolo naturale offerto dalle dorsali alpine che degradano verso il torrente Cervo rappresenta uno dei maggiori motivi del richiamo turistico, al quale si associano la tranquillità dei luoghi e il clima salubre. Offre la possibilità di praticare la pesca sportiva, o di effettuare belle e rilassanti passeggiate a contatto con la natura incontaminata. Altro motivo di richiamo è dato dalla possibilità di venire a contatto con un ambiente dal fascino particolare, in cui ancora si conserva l’antica lingua “la bürsch”. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, a causa del modesto livello dell’attività economica che non consente l’assorbimento di manodopera; diffuso è, infatti, il pendolarismo verso le aree più sviluppate. Intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni vicini: la popolazione vi si rivolge, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche, il servizio sanitario di base e altri servizi non disponibili sul posto. Non vi si svolgono significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto.

Località

Balma, Bogna, Cima del Bonom, Oriomosso, Rialmosso, Romani, Roreto, Tomati

INFO
  • Popolazione 208
  • Lat 45° 39' 23,65'' 45.65656944
  • Long 8° 0' 41,74'' 8.01159444
  • CAP 13060
  • Prefisso 015
  • Codice ISTAT 096052
  • Codice Catasto H145
  • Altitudine slm 800 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3344
  • Superficie 8.04 Km2
  • Densità 25,87 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 07:45
  • Tramonto 16:44
Contatti
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NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO ROASIO E VILLA DEL BOSCOVIA MASSIMO D'AZEGLIO 46
COOP. STELLA SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALESTRADA STATALE 142 85
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