itala

Descrizione

Comune di pianura, di probabili origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria. I polesinesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località Ardola, Santa Croce, Vidalenzo, Ardella, La Motta e Ongina. Il territorio, ricco di corsi d’acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico molto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti. L’abitato, disposto lungo un asse longitudinale, conserva pregevoli testimonianze del passato; interessato da espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante.

Storia

Le prime notizie sulla località risalgono al secolo XI. Il toponimo, che in un documento del Duecento compare nella forma Polexeno, è un derivato, col suffisso -icinus, del latino POLLUS, usato come sostantivo, col significato letterale di ‘nato’, ‘animale’ e con quello figurato di ‘germoglio’, ‘pollone’, o come aggettivo, indicante ‘un terreno molle’: esso fa riferimento ai banchi di sabbia o ghiaia portata dai fiumi, soprattutto in piena, e coperti di vegetazione spontanea. Non manca chi ritiene che la denominazione del borgo vada riportata al latino PALUS, ‘palude’, o all’espressione ugualmente latina LAESUS A PADO, ‘leso dal Po’, riferita alla disastrose inondazioni che hanno caratterizzato la storia dei territori situati lungo il fiume. Chiamata Polesine fino al 1869, quando un regio decreto aggiunse la specificazione, è stata feudo dei Pallavicino, ai quali fu confermata dall’imperatore Federico Barbarossa, nel XII secolo. Rimasta sotto la signoria di questo potente casato fino alla prima metà del Settecento, venne successivamente assorbita nel ducato di Parma e Piacenza e posta, per un breve periodo, sotto il dominio diretto di Enrichetta d’Este, che ne promosse lo sviluppo, esentando la popolazione dal pagamento di ogni dazio. Passata ai Borbone, nella seconda metà del XVIII secolo, condivise poi le sorti del resto del ducato. Tra i monumenti figurano: la settecentesca parrocchiale, dedicata ai Santi Vito e Modesto; il santuario della Madonna di Loreto, in cui si può ammirare, tra l’altro, un dipinto della Madonna protettrice dalle alluvioni; l’antico palazzo dei Pallavicino, con massicce torri angolari; la parrocchiale di Santa Croce, risalente al XV secolo.

Economia

Per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, i foraggi, gli ortaggi, vari tipi di uva e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini e suini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, metallurgico, meccanico, della fabbricazione di articoli in plastica, dell’estrazione di ghiaia e sabbia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di ammirarne il patrimonio storico-architettonico e gustare le specialità gastronomiche locali. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Non vi si svolgono particolari manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità, richiamando numerosi visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Vito, è celebrata il 15 giugno.

Località

Ardella, Ardola, La Motta, Ongina, Santa Croce, Vidalenzo

INFO
  • Popolazione 1.414
  • Lat 45° 1' 5,34'' 45.01815000
  • Long 10° 5' 21,28'' 10.08924444
  • CAP 43010
  • Prefisso 0524
  • Codice ISTAT 034029
  • Codice Catasto G783
  • Altitudine slm 36 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2377
  • Superficie 25.01 Km2
  • Densità 56,54 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 06:43
  • Tramonto 17:25
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE A PICCOLI PASSIVIA MARCONI 19/21
AVIS ASS.VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUEVIA DEI VOLONTARI 1
AVIS FONTEVIVOVIA VOLONTARI DEL SANGUE 1
AVIS SEZIONE COMUNALE DI ROCCABIANCAVIA AL CAMPO SPORTIVO 1
COMITATO PRO?CASAROLACASAROLA
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE DI PONTETAROVIA GRAMSCI 1 PONTETARO
FAMIGLIA APERTAV EMILIA 49
AVIS ASS.VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUEVIA DEI VOLONTARI 1
AVIS FONTEVIVOVIA VOLONTARI DEL SANGUE 1
AVIS SEZIONE COMUNALE DI ROCCABIANCAVIA AL CAMPO SPORTIVO 1
COMITATO PRO?CASAROLACASAROLA
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE DI PONTETAROVIA GRAMSCI 1 PONTETARO
FAMIGLIA APERTAV EMILIA 49
ROCCABIANCA PER IL POSTRADA CAMPO SPORTIVO 4
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