Descrizione
Comune di montagna (di cui si hanno notizie certe dal periodo medioevale), in cui dominano le attività del settore primario (in particolare l'allevamento, favorito dall'abbondanza dei prati da pascolo) affiancate da un modesto settore secondario. I pelliesi, che presentano un indice di vecchia chiaramente superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale e la località Casa Marelli. Affacciato da un altopiano sulla valle d'Intelvi (di separazione fra il lago di Como e il lago di Lugano), il territorio comunale, ricoperto di castagneti e boschi, comprende anche un'area cosidetta speciale: la montagna disabitata Croset. Il suo profilo geometrico risulta irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'andamentoplano-altimetrico dell'abitato, in forte espansione edilizia, è quello tipico montano. L'insegna municipale, concessa con decreto del 1956, è uno scudo "scaccato" di verde e di rosso.
Storia
Dai rinvenimenti archeologici si deduce una presenza umana nella zona sin dall'epoca preistorica; in seguito anche la civiltà gallica avrebbe avuto qui la sua influenza. Deve l'origine della prima parte del toponimo al personale latino PELLIUS, che a sua volta sarebbe da ricondurre a quello celtico "Pellus". La seconda parte del toponimo, invece, deriverebbe del latino INTER LACOS, che attraverso varie forme, non attestate e quindi solo indotte, avrebbe originato la forma odierna (forse un locativo o un plurale). Nel Medioevo seguì le vicende di Como. Dal XV al XVIII secolo passò di mano in mano a diverse famiglie; quindi fu accorpata amministrativamente a Castiglione, ai tempi di Maria Teresa d'Austria. Agli inizi del secolo XVIII divenne sede del Consiglio Generale della Valle d'Intelvi (lo fu per circa venti anni) . Appartengono esclusivamente all'architettura sacra i monumenti storici del luogo: la chiesa parrocchiale di San Michele, edificata nel XVII secolo e in seguito più volte ristrutturata fino alla prima metà del XX secolo; l'Oratorio della Madonna del fiume, restaurato nel XVII secolo ma edificato in epoca ben più remota; la chiesa parrocchiale di San Giorgio, ricostruita fra il XVIII e il XIX secolo su una preesistente struttura romanica; l'Oratorio di Santa Maria, del XVI secolo, ristrutturato nel XVIII.
Economia
L'allevamento di suini, ovini, caprini, equini ma ancor più di bovini e avicoli è l'attività preminente del luogo mentre insignificante è l'attività agricola. Il settore secondario si compone di aziende operanti nei comparti edile e della lavorazione del legno mentre il terziario è costituito essenzialmente da una buona rete commerciale: risultano, invece, assenti i servizi che caratterizzano realtà più consistenti demograficamente e più avanzate dal punto di vista economico (servizio bancario, attività di consulenza informatica) e i mezzi di diffusione della cultura e dell'informazione (emittenti radio-televisive e testate giornalistiche locali); l'offerta delle strutture sociali, invece, è in linea con le esigenze della popolazione, dettate anche dall'indice di vecchiaia: è presente, infatti, una casa di riposo. Proprio dal terziario, però, ci si può attendere un'evoluzione della sua economia, che potrebbe sfruttare le sue risorse paesaggistiche come elemento di attrazione turistica di livello più qualificato, che garantirebbe un flusso costante e significativo. Le scuole presenti (materne ed elementari) non sono sufficienti per conseguire il titolo di studio obbligatorio; è comunque possibile approfondire la propria cultura usufruendo del servizio di biblioteca. La ricettività è più che soddisfacente: offre, infatti, possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. I servizi sanitari di base, infine, sono garantiti solo dalla farmacia; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.
Relazioni
Può essere considerata meta turistica di discreto livello, sebbene non fra le più ambite, per la sua posizione rispetto ai monti (colle di Orimento e monte Generoso) e ai laghi (lago di Como e lago di Lugano) e per il clima favorevole. Poco frequentata anche per lavoro, intrattiene rapporti non rilevanti con il circondario, se si escludono quelli derivanti dalla necessità di usufruire delle infrastrutture non disponibili sul posto e delle offerte commerciali più allettanti. Non si registrano eventi o manifestazioni tesi alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale o paesaggistico del luogo né sagre che possano attirare visitatori dal circondario e costituire momento di aggregazione. Unica festa di rilievo è quella in onore del Patrono, San Michele, che si celebra il 29 settembre.
Località
Casa Marelli, Croset, Pellio
- Popolazione 977
- Lat 45° 58' 41,14'' 45.97809444
- Long 9° 3' 39,7'' 9.06085278
- CAP 22020
- Prefisso 031
- Codice ISTAT 013179
- Codice Catasto G427
- Altitudine slm 750 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/3135 - Superficie 10.19 Km2
- Densità 95,88 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:41
- Tramonto 16:40