Descrizione

Comune collinare, di origini medievali; ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole e su modeste attività industriali affiancate dal turismo. La comunità dei piattesi, con un indice di vecchiaia molto elevato, risiede in gran parte nel capoluogo comunale, mentre il resto della comunità vive in aggregati urbani minori (Pero, Serralunga e Vietto) nonché in case sparse. L’abitato sorge in posizione elevata ai lati di una strada secondaria, in prossimità del torrente Quargnasca; esso scende dalle colline di Bioglio e procede tortuosamente tra le colline di Valdengo e Quaregna per gettarsi infine nel torrente Strona. Il territorio, che comprende l’isola amministrativa Macra, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate; è ricoperto in parte da amene colline fasciate di variopinti frutteti e nelle zone montane da estesi boschi di castagni, cedui e betulle, percorsi da rivi e torrentelli. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una cornucopia d’argento traboccante di frutta e accostata, in capo, da tre api d’oro in volo spiegato.

Comune collinare, di origini medievali; ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole e su modeste attività industriali affiancate dal turismo. La comunità dei piattesi, con un indice di vecchiaia molto elevato, risiede in gran parte nel capoluogo comunale, mentre il resto della comunità vive in aggregati urbani minori (Pero, Serralunga e Vietto) nonché in case sparse. L’abitato sorge in posizione elevata ai lati di una strada secondaria, in prossimità del torrente Quargnasca; esso scende dalle colline di Bioglio e procede tortuosamente tra le colline di Valdengo e Quaregna per gettarsi infine nel torrente Strona. Il territorio, che comprende l’isola amministrativa Macra, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate; è ricoperto in parte da amene colline fasciate di variopinti frutteti e nelle zone montane da estesi boschi di castagni, cedui e betulle, percorsi da rivi e torrentelli. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una cornucopia d’argento traboccante di frutta e accostata, in capo, da tre api d’oro in volo spiegato.

Storia

L’origine del toponimo si rifà probabilmente alla posizione dell’abitato, collocato su un terreno pianeggiante. Compresa fin dall’età medievale nei territori del vicino feudo di Bioglio, amministrato dalla potente famiglia degli Avogadro, ne seguì a lungo le vicende politico-amministrative, fin quando, nel 1624 non ottenne l’indipendenza. Inglobata tra i possedimenti di Augusto Manfredo Scaglia (1618), per volere di Carlo Emanuele I di Savoia, passò successivamente a Pietro Lovera, feudatario di Castiglione Falletto. Ottenne l’indipendenza, come molti centri limitrofi, alla fine del 1700, in conseguenza delle discese napoleoniche in Italia. Nel grazioso borgo torreggia la parrocchiale di San Michele, riedificata nel XVIII secolo sull’originaria costruzione romanica, di cui è rimasto il bel campanile finemente decorato da monofore, bifore e archi a tutto sesto; all’interno della chiesa invece sono custoditi una pregiata immagine della Madonna col Bambino e San Michele, della scuola vercellese, e un bell’altare marmoreo. Nell’oratorio di San Bernardino (XVI secolo), successivamente ristrutturato e adibito in parte a camera ardente, si può ammirare il pregiato coro settecentesco.

L’origine del toponimo si rifà probabilmente alla posizione dell’abitato, collocato su un terreno pianeggiante. Compresa fin dall’età medievale nei territori del vicino feudo di Bioglio, amministrato dalla potente famiglia degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=AVOGADRO'>Avogadro</a>, ne seguì a lungo le vicende politico-amministrative, fin quando, nel 1624 non ottenne l’indipendenza. Inglobata tra i possedimenti di Augusto Manfredo Scaglia (1618), per volere di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOEMANUELEIDISAVOIA'>Carlo Emanuele I di Savoia</a>, passò successivamente a Pietro Lovera, feudatario di Castiglione Falletto. Ottenne l’indipendenza, come molti centri limitrofi, alla fine del 1700, in conseguenza delle discese napoleoniche in Italia. Nel grazioso borgo torreggia la parrocchiale di San Michele, riedificata nel XVIII secolo sull’originaria costruzione romanica, di cui è rimasto il bel campanile finemente decorato da monofore, bifore e archi a tutto sesto; all’interno della chiesa invece sono custoditi una pregiata immagine della Madonna col Bambino e San Michele, della scuola vercellese, e un bell’altare marmoreo. Nell’oratorio di San Bernardino (XVI secolo), successivamente ristrutturato e adibito in parte a camera ardente, si può ammirare il pregiato coro settecentesco.

Economia

L’economia locale è sostenuta solo in minima parte dal settore primario, presente con la coltivazione di cereali, frumento e frutta (in particolari meli) e l’allevamento di bovini e avicoli; il settore industriale, che non si è ancora affrancato da una dimensione prevalentemente artigianale, è presente soprattutto nei comparti manifatturiero (tessuti e confezioni), del legno e chimico; il terziario, stimolato da una buona affluenza di turisti, comprende le assicurazioni e un’attività commerciale che necessiterebbe di una maggiore specializzazione. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Lamenta qualche carenza infrastrutturale, dotata com’è solo della scuola materna ma non di strutture predisposte alla diffusione della cultura. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione scuole di sci. L’assenza della farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

L’economia locale è sostenuta solo in minima parte dal settore primario, presente con la coltivazione di cereali, frumento e frutta (in particolari meli) e l’allevamento di bovini e avicoli; il settore industriale, che non si è ancora affrancato da una dimensione prevalentemente artigianale, è presente soprattutto nei comparti manifatturiero (tessuti e confezioni), del legno e chimico; il terziario, stimolato da una buona affluenza di turisti, comprende le assicurazioni e un’attività commerciale che necessiterebbe di una maggiore specializzazione. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Lamenta qualche carenza infrastrutturale, dotata com’è solo della scuola materna ma non di strutture predisposte alla diffusione della cultura. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione scuole di sci. L’assenza della farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Immersa in un ambiente naturale rigoglioso, costituisce una meta attraente e registra un consistente flusso di turisti sia nel periodo estivo che in quello invernale. Altro motivo di richiamo è la presenza, al centro dell’Oasi Zegna, di impianti di risalita in località Bielmonte, che offrono la possibilità di praticare lo sci da discesa, da fondo e lo snow-board. Nel periodo primavera-estate inoltre, la fioritura dei meli offre uno scenario suggestivo spesso dimenticato. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, a causa del modesto livello dell’attività economica che non consente l’assorbimento di parecchia manodopera. Intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali si rivolge per il completamento degli studi scolastici, l’espletamento di pratiche burocratiche e gli altri servizi non presenti sul posto. Non si segnalano momenti di folclore a carattere culturale e ricreativo di rilevo, che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Michele Arcangelo, si celebra il 29 settembre.

Immersa in un ambiente naturale rigoglioso, costituisce una meta attraente e registra un consistente flusso di turisti sia nel periodo estivo che in quello invernale. Altro motivo di richiamo è la presenza, al centro dell’Oasi Zegna, di impianti di risalita in località Bielmonte, che offrono la possibilità di praticare lo sci da discesa, da fondo e lo snow-board. Nel periodo primavera-estate inoltre, la fioritura dei meli offre uno scenario suggestivo spesso dimenticato. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, a causa del modesto livello dell’attività economica che non consente l’assorbimento di parecchia manodopera. Intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali si rivolge per il completamento degli studi scolastici, l’espletamento di pratiche burocratiche e gli altri servizi non presenti sul posto. Non si segnalano momenti di folclore a carattere culturale e ricreativo di rilevo, che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Michele Arcangelo, si celebra il 29 settembre.

Località

Bielmonte, Marca, Pero, Serralunga, Vietto

Bielmonte, Marca, Pero, Serralunga, Vietto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piatto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.