Descrizione
Comune collinare di origine medievale, sorretto essenzialmente dall’agricoltura e dalla piccola industria. La comunità dei piaggesi, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, è distribuita nel capoluogo comunale, disposto linearmente lungo la strada principale, nel minuscolo aggregato urbano di Cerbara e in alcune case sparse sui fondi. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Mondavio, offre molti scorci paesaggistici di grande suggestione, a cominciare dall’ampia valle del fiume Metauro che, giunto ormai in prossimità della foce, scorre placido tra vaste e fertili pianure alluvionali ricoperte di seminativi. La zona collinare estesa alle spalle dell’abitato mostra invece, a perdita d’occhio, lunghi filari di viti e prati adibiti al pascolo, punteggiati di maestose querce isolate e ravvivati in estate dalle tonalità intense di diverse fioriture. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato San Giovanni Battista; il Santo indossa una veste bianca e impugna con la mano sinistra un vessillo d’argento con una croce rossa; è posto, inoltre, sulla vetta centrale di un monte all’italiana d’argento a tre cime, affiancato da due rami di palma dorati.
Storia
Edificata probabilmente nel V secolo d.C. dagli abitanti dell’antica città di Lubacaria, scampati alle distruzioni dei goti, è citata in alcuni documenti stilati tra l’VIII e il XII secolo come possesso dell’abbazia fanese di San Paterniano. La giurisdizione di Fano decadde nel 1474, quando il feudo passò alla famiglia Da Varano. Dopo essere stata annessa al vicariato di Mondavio, concesso nel 1516 a Lorenzo de’ Medici da papa Leone X, fu nuovamente affidata a Fano; successivamente fu conquistata da Francesco Maria I della Rovere, che la incluse nel ducato di Urbino; quando questo fu devoluto alla Chiesa (1631 passò allo Stato Pontificio e alla fine del secolo successivo fu occupata dalle truppe francesi. Il toponimo è costituito dalla forma plurale dell’italiano “piaggia”, ‘lido che scende dolcemente verso il mare’. Dell’antico nucleo fortificato è rimasta, parzialmente coperta da nuovi edifici, la cinta muraria, insieme alla possente torre comunale. Tra i più importanti edifici religiosi spicca invece la venerata chiesa del Santissimo Sacramento, all’interno della quale è stata custodita per molto tempo una preziosa tela seicentesca raffigurante l’“Ultima cena”, attribuita alla scuola del pittore Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino; questo dipinto è attualmente conservato nella parrocchiale di Santa Lucia, edificio ottocentesco che conserva anche una raffigurazione settecentesca della Crocifissione, con la Vergine e i Santi Lucia e Giovanni Battista.
Economia
Malgrado la recente contrazione, le attività agricole costituiscono tuttora un’importantissima fonte di reddito; specializzate nella produzione di cereali, uva da vino e barbabietole da zucchero, sono affiancate da un apparato di piccolissime imprese industriali, attive perlopiù nei comparti delle confezioni, della meccanica e della lavorazione del legno e dei metalli. Il terziario include una modesta rete distributiva ma annovera servizi privati qualificati, come il credito e le assicurazioni. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali, non è in grado di assicurare la frequenza dell’intero ciclo delle scuole dell’obbligo, poiché possiede le sole scuole materne ed elementari; dotato di una biblioteca comunale, è carente di strutture atte a fornire l’assistenza sanitaria –sul posto è presente comunque la farmacia–; l’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.
Relazioni
La tranquilla vita dei piaggesi, scandita dai ritmi secolari della tradizione, si è adattata nel tempo al moderato trambusto portato nel periodo estivo dai turisti che visitano la zona. La principale occasione di aggregazione, che è anche la manifestazione più nota all’esterno, è costituita dalla fiera del 5 aprile, con degustazione di specialità gastronomiche locali e del noto vino Sangiovese. La festa del Patrono San Vincenzo Ferreri si celebra il 5 aprile.
Località
Cerbara, Vicinato
- Popolazione 1.022
- Lat 43° 43' 56,92'' 43.73247778
- Long 12° 58' 7,34'' 12.96870556
- CAP 61030
- Prefisso 0721
- Codice ISTAT 041046
- Codice Catasto G537
- Altitudine slm 201 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2234 - Superficie 8.64 Km2
- Densità 118,29 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:18
- Tramonto 16:31