Piccola comunità agricola di montagna, recentemente apertasi ad un turismo residenziale di dimensioni interessanti. I pescolani, caratterizzati da un indice di vecchiaia decisamente elevato, risiedono quasi tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, che comprende l'area di Quarto San Giovanni Vallazzuna, oggetto di contestazione con il comune abruzzese di Rosello, in provincia di Chieti, presenta un profilo geometrico alto-collinare e montano, con quote comprese tra i 900 ed i 1.300 metri, caratterizzato da frequenti, brusche variazioni altimetriche: aspri rilievi rocciosi si alternano a spazi pianeggianti nei quali si formano a volte specchi d'acqua come il lago di Marco ed i laghi dell'Anitra. La vegetazione è ricchissima e composta in prevalenza da faggio ed abete: di particolare valore naturalistico è il bosco che si estende in località "Abeti Soprani". Proprio a ridosso di uno sperone roccioso, che si affaccia sulla valle del Sangro, sorge il capoluogo comunale, o ciò che è rimasto del borgo più antico dopo i bombardamenti e gli incendi che lo hanno devastato durante l'occupazione tedesca nel 1945; l'espansione edilizia del secondo dopoguerra ha portato alla nascita di una parte nuova, disposta nella piana che si sviluppa a sud del nucleo originario, molto regolare nella struttura urbanistica e nella tipologia costruttiva delle abitazioni. Sullo stemma, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, figura una montagna verde su un mare azzurro, sormontata da una stella a sei raggi.