itala

Descrizione

Centro di pianura, di origine incerta, la cui economia si fonda sull’agricoltura e sull’allevamento (prevalentemente ovini da latte), in costante ammodernamento e specializzazione. I pabillonesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra alcune case sparse. Il territorio, per la maggior parte irriguo, presenta un profilo geometrico vario, con differenze di altitudine appena accennate: si raggiungono i 70 metri di quota. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, mostra un andamento plano-altimetrico tipico delle zone pianeggianti.

Storia

Il toponimo, attestato nell’anno 1341 con “de Pavilione”, riflette il latino PABILIO-ONIS, nel significato di ‘padiglione, tenda militare’ che è alla base di appellativi sardi quali “papidzone, papiggione e babidzone”: essi designano un ‘riparo composto di quattro grossi tronchi ritti che ne sostengono altri sette o otto incrociati, sui quali si mette la legna da ardere’; questa specie di tettoia serve, nello stesso tempo, da ‘riparo al bestiame da tiro quando lo si deve far pernottare’. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo e incerte sono anche le sue origini: si sa solo che nell’XI secolo fece parte della curatoria di Marmilla, nel Giudicato di Arborea. Dal 1603 fu compresa nella contea di Quirra per poi passare, nel 1798, agli Osorio de la Cueva. Interessanti sotto il profilo storico-architettonico sono: la chiesa di San Giovanni Battista, risalente al XIV secolo, a navata unica, di architettura popolare, caratterizzata, nella facciata, da un campanile a vela, con una delle due campane del 1594 e un’iscrizione latina ancora visibile; la chiesa popolare della Beata Vergine della Neve, costruita probabilmente nel XVI secolo, a croce latina, con due cappelle laterali, successivamente allungata e arricchita di due cappelle; il nuraghe “Santu Sciori”, risalente all’età del medio bronzo (1300 a.C.), la cui parte emergente potrebbe essere solo il tratto medio-alto dell’interno nuraghe che, quindi, risulterebbe semisommerso e facente parte di un complesso più ampio. Nelle vicinanze del nuraghe interessante è il ponte romano noto come “Su ponti de sa baronessa”.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, olivo, agrumi, uva e altra frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini ed equini. L’industria è costituita da imprese che operano nei comparti alimentare, chimico, dei materiali da costruzione, della fabbricazione di macchine per l’agricoltura ed edile. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella produzione di terrecotte (“Tianus”, “Pingiadas”, “Sciveddas”) e cesti (“Scateddus”, “Cibirus” e “Corbis”). Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva, ma necessita di servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, si anima però in occasione di alcune manifestazioni; tra queste figura la festa di San Giovanni Battista che si tiene nella ricorrenza del suo martirio, il 29 agosto, con iniziative nel rispetto della tradizione. Si addobbano i carri a buoi con arbusti di ontani (“S’abiu de santu Juanni”, ornati con tappeti e arazzi che, dopo la sfilata per le strade del borgo, sono benedetti dal parroco) provenienti dal fiume Piras: secondo la leggenda, nel 1700 la popolazione si salvò da un’incursione barbaresca nascondendosi proprio tra gli arbusti del fiume, che ad agosto raggiungono la loro maggiore crescita. E da allora che in occasione della festa si portano in processione in segno di ringraziamento per lo scampato pericolo. La mattina successiva si svolge la processione. Altre ricorrenze sono: la festa di Sant’Antonio Abate, a gennaio e la festa di San Lussorio, la seconda domenica di settembre. La festa patronale, in onore della Madonna della Neve, si celebra il 5 agosto.

Località

INFO
  • Popolazione 2.818
  • Lat 39° 35' 36,88'' 39.59357778
  • Long 8° 43' 13,82'' 8.72050556
  • CAP 09030
  • Prefisso 070
  • Codice ISTAT 106011
  • Codice Catasto G207
  • Altitudine slm 42 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/988
  • Superficie 37.56 Km2
  • Densità 75,03 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 07:21
  • Tramonto 17:01
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
A.C.R.A. SAN GEMINIANO SAMASSI ONLUSVIA ROMA 80
A.L.I.C.E. ASSOCIAZIONE LOTTA ALL'ICTUS CEREBRALEVIA DEL GECO 19
A.V.I.S. SEZIONE COMUNALE DI SARDARAVIA FONTANA NUOVA 5
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE E SOLIDARIETA' AMICI DI FRA LORENZO ONLUSPIAZZA SANT'ANTONIO 1
ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO SARDARANOI PER GLI ALTRI ONLUSVICO FONTANA NUOVA N 2
CONTROVENTO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEVIA MARIA MONTESSORI 16
CROCE VERDE ?V.S.G.B. ? PABILLONISVIA UMBERTO I 34
ETICA SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEVIA BRIGATA SASSARI 22
ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO SARDARANOI PER GLI ALTRI ONLUSVICO FONTANA NUOVA N 2
CONTROVENTO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEVIA MARIA MONTESSORI 16
CROCE VERDE ?V.S.G.B. ? PABILLONISVIA UMBERTO I 34
ETICA SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEVIA BRIGATA SASSARI 22
PRIMAVERA 83 ? SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEVIA GRUXI DE MARMORI 29
S.O.S ELMAS ASSOCIAZIONE VOLONTARI DEL SOCCORSO ASSISTENZA E PROTEZIONE CIVILEVIA GILIACQUAS 4
TERRAS ONLUSVIA DANTE 44
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