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Descrizione

Centro collinare, di origine preistorica, con un'economia fondata sulle tradizionali attività agro-pastorali e su un discreto comparto industriale. Gli oschiresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra le località Giagone, Pianas-Sa Murighessa, San Leonardo e un discreto numero di case sparse. Il territorio, comprensivo dell'area speciale Lago del Coghinas, parte del bacino artificiale diviso tra più comuni, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.023 metri di quota. L'abitato, interessato da forte espansione edilizia, si estende tra le lente ondulazioni di una vasta distesa pianeggiante. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo azzurro della parte superiore figura una montagna di granito, accostata, in un cantone del capo, da una moneta d'oro; quella inferiore, a sfondo rosso, riproduce, in argento, la facciata del Santuario della Madonna di Castro.

Storia

Il toponimo è attestato, nella documentazione medievale, come “Oscari”. Sebbene il suo etimo non sia ancora certo, alcuni studiosi ritengono che esso derivi dalla voce greca “Oskiros” ‘fortezza'. Sorta in epoca nuragica, subì la dominazione romana, durante la quale vi venne costruito un castrum a difesa dalle invasioni dei corsi e dei balari. Nel Medioevo appartenne alla curatoria di monte Acuto. Nell'XI secolo venne dotata di un imponente castello, al cui interno Adelasia di Torres firmò l'atto con cui donava il giudicato al pontefice qualora lei fosse morta senza eredi. Con la fine del giudicato, però, il territorio passò nelle mani di diverse signorie, tra cui i Doria, i Malaspina, i Giudici d'Arborea e gli Aragonesi. Queste ultime due famiglie se la contesero a lungo, finché nel XVIII secolo divenne possedimento dei Tellez-Giron. Tra i monumenti figurano: la parrocchiale dedicata all'Immacolata, eretta nel corso del XIX secolo in stile classicheggiante; i resti del nuraghe Castel Cugatu; altri resti nuragici ritoccati in epoca romana; la chiesetta di Nostra Signora di Castro, costruita nel XII secolo come sede della diocesi vescovile, sita in uno stupendo ambiente naturale che comprende anche la vista sul lago Coghinas; la chiesa di Nostra Signora di Otti, nelle cui vicinanze si trovano resti di epoca romana; l'area sacra di Santo Stefano, un'area archeologica sita di fronte l'omonima chiesetta campestre.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L'agricoltura produce cereali, ortaggi, foraggi, vite, ulivi, frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, lattiero-caseario, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, edile e dell'energia elettrica, prodotta mediante il potente impianto idroelettrico del Coghinas. Modesta è la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale si annovera una casa di riposo. Oltre le scuole dell'obbligo è possibile frequentare un istituto professionale industriale; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per il tempo libero sono a disposizione un campo di calcio e di tennis; per gli appassionati di karate e di ginnastica non mancano strutture idonee. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La sua appartenenza alla Comunità montana, le antiche tradizioni del territorio –tra cui occupano un posto di rilievo quelle artigianali della lavorazione del panecarasau”, della “Panada” (tipica pasta farcita oschirese), dei genuini formaggi pecorini– la rendono meta di un significativo afflusso di turisti. Numerosi sono i siti naturali circostanti che meritano di essere visitati: primo fra tutti è quello del Coghinas, uno dei più grandi laghi artificiali della Sardegna, sulle cui sponde accorrono numerosi appassionati della pesca sportiva d'acqua dolce e di sport acquatici. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la festa di Nostra Signora di Castro, nell'omonimo santuario, la domenica dopo Pasqua; la festa della Madonna di Otthi e di San Leonardo, nel mese di maggio; la sagra della “Panada”, l'ultima settimana di agosto. Il Patrono, San Demetrio, si festeggia il 17 ottobre. Altre celebrazioni in onore del Santo si hanno il 10 settembre, ricorrenza anche di Santa Lucia; in questa data il comune resta chiuso.

Località

Balascia, Centrale Elettrica di Coghinas, Coghinas, Diga Coghinas, Giagone, Lago del Coghinas, Pianas-Sa Munghessa, Sa-Mesana

INFO
  • Popolazione 3.320
  • Lat 40° 43' 8,49'' 40.71902500
  • Long 9° 6' 4,51'' 9.10125278
  • CAP 07027
  • Prefisso 079
  • Codice ISTAT 104018
  • Codice Catasto G153
  • Altitudine slm 202 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1300
  • Superficie 216.07 Km2
  • Densità 15,37 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 07:26
  • Tramonto 16:55
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A.S.D.E CULTURALE PICCOLO GRANDE CORO OSCHIRESE O.N.L.U.S.VIA ROMA 25
ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE ? SERVIZIO VOLONTARIO AMBULANZA GRATUITAVIA ANTONIO SEGNI SNC
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