Descrizione
Comune collinare, di origine nuragica, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole. I nuxesi o nuxianus, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra la località di Acquacadda, numerosi nuclei urbani minori e un elevato numero di case sparse. Il territorio, caratterizzato da splendide leccete e da un sottobosco con stupendi esemplari ed essenze tipiche della macchia mediterranea, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.113 metri di quota. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, mostra un andamento plano-altimetrico tipico delle zone collinari.
Storia
Il toponimo corrisponde, nella dizione locale, a ‘noci’, dal latino NUX, NUCE; NUXIS, “il luogo degli alberi di noce”, è così chiamato probabilmente perché si trattava di una pianta particolarmente diffusa in questa località del Sulcis. Il nome ha subìto numerose trasformazioni: nelle carte medievali il luogo era segnato col nome di “Nugis”, o “Nucis”; nel XII secolo con quello di “Nughes” e infine, con l’arrivo nell’isola dei Catalano-Aragonesi, con quello attuale. Di origine nuragica, solo dopo il Mille subì un notevole influsso abitativo grazie alla presenza sul territorio dei monaci benedettini. Nel XV secolo appartenne alla famiglia d’Argall e quindi, nel 1492, ai Gessa. Nel XVIII secolo divenne uno dei più importanti “Boddeus Sulcitani”, cioè case agricole pastorali molto modeste realizzate in piena campagna che si erano sviluppate in tutto il Sulcis ricadendo nella provincia di Iglesias. Dopo il 1853 divenne una località del nuovo comune di Santadi; solo nel 1958 divenne comune autonomo. Il patrimonio archeologico è ricchissimo. Degna di nota è la necropoli nella grotta di “S’Acqua Cadda”, risalente alla civiltà prenuragica di Monte Claro (età del rame). In questa grotta furono rinvenute sepolture umane con le ossa bruciacchiate perché poste al di sopra di uno strato di carbone, secondo un rito funerario che serviva per la purificazione delle tombe. Grossa testimonianza dell’età nuragica è il pozzo sacro, edificato attorno all’XI secolo a.C. Si tratta di un tempio a pozzo per il culto delle acque per soddisfare la credenza religiosa degli antichi popoli del circondario. In località Pranedda, inoltre, sono state individuate due domus de janas chiamate “Is Gruttixeddas”. Alla civiltà bizantina e al periodo dell’alto Medioevo risale la chiesa di Sant’Elia, risalente al I millennio d.C. L’edificio, restaurato recentemente, ha una pianta a croce quadrifida. Altri edifici religiosi sono: la chiesa di San Giorgio, di cui oggi rimangono solo i ruderi; la chiesa di San Pietro Apostolo, situata al centro del borgo, costruita nella metà del XIX secolo con il materiale ricavato dalla distruzione della chiesa precedente.
Economia
È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da imprese che operano nei comparti del legno e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato, impegnato nella tessitura, tintura, filatura, intrecciatura di cestini, nella fabbricazione di coltelli o strumenti musicali, e che utilizza antichi attrezzi da lavoro ormai dimenticati. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva, ma necessita di servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca comunale e il museo etnografico. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Per lo sport sono a disposizione un campo sportivo e uno da tennis. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.
Relazioni
Situata in una posizione invidiabile, vicinissima a spiagge incantevoli, registra un consistente movimento turistico grazie anche al clima fresco, ideale per passeggiate nella più tipica macchia mediterranea. Offre al turista, itinerari alternativi, meno noti, ma validi in ogni periodo dell’anno, e non meno ricchi di bellezze naturali, di storia millenaria, di tradizioni culturali ed enogastronomiche. Attraverso escursioni a piedi, a cavallo, in bicicletta o su fuoristrada, ci si può immergere nelle tradizioni degli ambienti rurali. Motivo di richiamo è anche la cucina, rinomata per la qualità e il gusto genuino dei suoi ingredienti: olive, ortaggi, formaggi, carni. Nel calendario delle feste figurano: a settembre, Sant’Elia; il 22 maggio, Santa Rita. Il Patrono, San Pietro, si festeggia il 29 giugno.
Località
Acquacadda, Crabì, Is Pinnas, Is Pittaus, Is Santus, Pilisi, S'Acqua Callenti De Basciu, S'Acqua Callenti De Susu, Su Peppi Mereu
- Popolazione 1.590
- Lat 39° 9' 12,27'' 39.15340833
- Long 8° 44' 23,53'' 8.73986944
- CAP 09010
- Prefisso 0781
- Codice ISTAT 107013
- Codice Catasto F991
- Altitudine slm 196 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1221 - Superficie 61.46 Km2
- Densità 25,87 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:20
- Tramonto 17:02