Descrizione
Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia fondata sul settore primario. I nurresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio, comprensivo dell’area speciale lago del Flumendosa, parte di bacino artificiale diviso tra più comuni, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 268 a un massimo di 761 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, presenta una compatta struttura urbana.
Storia
Il toponimo, attestato dal 1341 con le forme “Nurri” e “Nuri”, è di origine prelatina e trova diversi riscontri tra i nomi locali sardi. Secondo alcuni studiosi il suo etimo è da rintracciare nel nome personale latino NURRIUS. Abitata dai sardi primitivi, fu fondata nel 550 d.C. dai profughi di Biora, città punico-romana distrutta dai Goti. Durante il periodo medievale fu aggregata al Giudicato di Cagliari, nella curatoria di Suirgius. Nel XIII secolo passò ai pisani e nel XVI secolo agli Aragonesi. Con il dominio spagnolo fu inclusa nel ducato di Mandas e ceduta in feudo ai Maza. Con il governo sabaudo fu concessa ai Tellez Giron d’Alcantara, i quali ne furono ultimi feudatari, fino al 1839. Nominata diocesi di Cagliari, fece parte di questa provincia fino al 1927. Tra le vestigia di maggior pregio del suo passato merita di essere citata la parrocchiale di San Michele Arcangelo, edificata nel Cinquecento, con pianta a croce greca, e ristrutturata nel Settecento. Isolata rispetto alla chiesa troviamo la torre campanaria, anch’essa del Cinquecento, costruita in stile gotico aragonese e caratterizzata da un bel portale. Degni di nota sono anche il convento e la chiesa dei Cappuccini, costruita nel 1643, e gli interessanti domus de janas e nuraghi, tra cui quello a corridoi di Corongiu Maria, sito a oltre 500 metri sul livello del mare.
Economia
Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive e altra frutta; si pratica l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. L’industria è costituita da poche aziende che operano nei comparti alimentare, lattiero-caseario ed edile. A livello artigianale si producono, come oggetto ornamentale, le mole di basalto, una volta prodotte in grandi quantità per la molitura del grano. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati come quello bancario, ma la rete distributiva è, comunque, sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca civica “Giuseppe Frongia”. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.
Relazioni
La sua appartenenza alla Comunità montana, le numerose e affascinanti bellezze naturali che caratterizzano l’ambiente circostante e le importanti vestigia di remote origini costituiscono delle ragioni sufficienti ad attirare sul posto un discreto flusso turistico. Mete di indiscusso valore naturalistico sono la pineta Taccu, il lago Flumendosa, il monte Guzzini e il bosco di lecci di Padenti Mannu, presso cui si possono effettuare delle piacevolissime escursioni. È possibile, tra l’altro, effettuare un “viaggio turistico” a bordo del Trenino Verde (locomotive d’epoca restaurate), che, su tratte ormai recuperate solo a scopo turistico, come la Mandas-Arbatax, porta a conoscere piccoli borghi dell’interno immersi in un paesaggio selvaggio. Tra le manifestazioni: la festa di Sant’Antonio da Padova, il 13 giugno; la sagra campestre in onore di San Pietro, il 29 giugno, accompagnata da sfilate e balli in costume, e quella di Santa Rosa da Viterbo, il 4 settembre. La festa del Patrono, San Michele Arcangelo, si celebra il 29 settembre. Ha dato i natali a Giovanni Sanna (1877-1950), fondatore, insieme a Gramsci, del P. C. I., al latinista Luigi Pitzalis (1897-1983) e al fisico Giuseppe Frongia (1908-1982).
Località
Lago del Flumendosa
- Popolazione 2.184
- Lat 39° 42' 36,52'' 39.71014444
- Long 9° 13' 47,44'' 9.22984444
- CAP 08035
- Prefisso 0782
- Codice ISTAT 092117
- Codice Catasto F986
- Altitudine slm 559 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1893 - Superficie 73.9 Km2
- Densità 29,55 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:19
- Tramonto 16:59