Descrizione
Comune collinare, di origine preistorica; basa la sua economia sull'agricoltura e sulla produzione vitivinicola. I montini, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra la località La Palazzina, gli aggregati urbani minori di Frades Berritteddos, Frades Tilignas, Sos Rueddos, Stazione di Monti e un discreto numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 80 a un massimo di 811 metri sul livello del mare. L'abitato, disteso in un'ampia conca, circondato da vigneti e sughereti, presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nel primo campo, aureo, figura una torre merlata alla ghibellina, azzurra, intorno a cui si attorciglia una pianta di vite verde, da cui pendono cinque grappoli; nella seconda partizione, a sfondo rosso, spicca un'arnia dorata, circondata da api svolazzanti, pure d'oro, e sovrastata da due spighe di grano d'oro, decussate.
Storia
Il toponimo, che nella dizione locale si presenta come “Mònte”, richiama la sua posizione geografica. Abitata sin dall'età preistorica, nel Medioevo divenne parte della curatoria di Monte Acuto, nel Giudicato di Logudoro. Dopo la morte di Adelasia di Torres il borgo passò nelle mani dei Doria che vi fecero costruire un imponente castello. Entrati in guerra contro i giudici pisani del Cixerri, i Doria vennero sconfitti e il castello espugnato nella seconda metà del XIII secolo. Nel corso del 1300 venne conquistata dai Malaspina e, successivamente, dai Giudici d'Arborea e dagli Aragonesi. Nel 1420 questi ultimi la cedettero, in qualità di feudo, a Pietro Defenu. Passata nelle mani della signoria dei Farina, fu eretta a baronia e, nel XVII secolo, divenne feudo regio. Nel 1839, con l'abolizione del feudalesimo, fu riscattata dal demanio. Tra le vestigia del passato meritano di essere citati: il castello Crasta; i resti del nuraghe Loru; il santuario di San Paolo Eremita, in granito, meta di numerosi pellegrinaggi, che conserva due pietre miliari romane; alcune abitazioni, parzialmente distrutte, di origine romana.
Economia
È sede degli ordinari uffici municipali e postali, di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il primario, che rappresenta il settore trainante dell'economia locale, è presente con la coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, uva da vino, agrumi, frutteti e con l'allevamento di bovini, suini, ovini e caprini. L'industria, modestamente sviluppata, fa registrare un piccolo numero di aziende che operano nei comparti alimentare, della lavorazione del legno e del sughero, metallurgico ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.
Relazioni
Sebbene non rappresenti una delle mete di maggiore afflusso turistico, le bellezze naturali che la caratterizzano e l'estrema vicinanza a luoghi di particolare interesse naturalistico, quale il monte Limbara, offrono a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle piacevoli e rilassanti escursioni nei dintorni. Tra i consueti appuntamenti si segnalano le celebrazioni religiose in onore di: San Michele Arcangelo, la prima domenica di maggio; la Madonna della Pace, la seconda domenica di maggio; San Giovanni Battista, il 24 giugno; San Paolo eremita, il 14 agosto; Santa Rosa de Lima, il 30 agosto. Dal 16 agosto e per alcuni giorni si festeggia San Paolo Eremita con l'apertura dell'omonimo santuario e l'arrivo di numerosissimi pellegrini. Tradizionalmente l'ultima domenica di settembre si tiene la mostra mercato del vino e dell'uva. La festa del Patrono, San Gavino, si celebra il 17 settembre.
Località
Frades Berritteddos, Frades Tilignas, Giuncheddu, La Palazzina, Sos Rueddos, Stazione di Monti
- Popolazione 2.425
- Lat 40° 48' 18,62'' 40.80517222
- Long 9° 19' 34,17'' 9.32615833
- CAP 07020
- Prefisso 0789
- Codice ISTAT 104016
- Codice Catasto F667
- Altitudine slm 300 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1486 - Superficie 123.44 Km2
- Densità 19,65 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:22
- Tramonto 16:55