Descrizione
Comune di collina, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I montecolombesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, varie case sparse e le località di Croce, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, Osteria Nuova, San Savino, Taverna, Cà Castellano, Cà Menghini, Canepa, Casiccio, Chitarrara, Palazzo, Salgareto e San Marco. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo. L’abitato, in forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, in campo argenteo, una colomba con un ramoscello d’olivo nel becco, posta sulla cima mediana di un monte “all’italiana” a tre colli, verdi.
Storia
Le sue origini sono molto antiche, precedenti all’occupazione romana, durante la quale fu sottoposta alla giurisdizione riminese. Il toponimo deriva dal latino COLUMBUS, ‘colombo’. Nel corso del Medioevo, dopo essere stata feudo di Ottone I, intorno alla metà del XII secolo fu annessa dall’imperatore Federico Barbarossa alla città di Rimini e agli inizi del XIII secolo passò tra i possedimenti della chiesa ravennate. Assoggettata in seguito ai Malatesta, che ne fecero un luogo fortificato, rimase sotto il dominio di questi signori, sia pure tra alterne vicende, fino alla prima metà del XVI secolo, quando fu conquistata dalla repubblica di Venezia. Successivamente fu sottoposta al governo pontificio. Nel 1816 acquistò l’autonomia amministrativa grazie all’intervento di Pio VII, che la separò dal comune di Montescudo, di cui aveva fatto parte fino ad allora. Al pari dei territori circostanti partecipò attivamente ai moti risorgimentali, subendo ingenti danni nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, al termine del quale vi fu un tentativo di aggregarla nuovamente a Montescudo. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: il castello malatestiano; la rocca di San Savino; la parrocchiale di San Martino, ricostruita dopo che la vecchia chiesa, anch’essa dedicata a San Martino, fu quasi del tutto distrutta nel corso della seconda guerra mondiale.
Economia
È sede della Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si producono cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, frutta, olive e uva; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti edile, metalmeccanico, del legno, dei mobili, della pelletteria, dell’abbigliamento e della produzione di laterizi. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quelli amministrativi e scolastici, comprendono quello bancario e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche assicurano la sola istruzione primaria. Le strutture ricettive, che comprendono alcune aziende agrituristiche, offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.
Relazioni
Oltre a registrare un significativo movimento turistico, per la presenza di fonti di acque minerali e per il suo inserimento negli itinerari dell’agriturismo romagnolo, per la sua suggestiva cornice paesaggistica e la genuinità dei suoi prodotti, è abbastanza frequentata anche per lavoro, poiché le sue attività produttive –e in particolare gli insediamenti industriali– consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini (ai quali la popolazione si rivolge per completare l’istruzione obbligatoria, frequentare gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non forniti sul posto) si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti, tra cui: la sagra di primavera; la festa di San Marco; la sagra d’estate; la festa della trebbiatura, a luglio; la sagra del cascione; la sagra della trippa e dello strozzaprete. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l’11 novembre.
Località
Ca' Castellano, Ca' Menghini, Chitarrara, Croce, Osteria Nuova, Palazzo, Salgareto, San Savino, Taverna
- Popolazione 3.457
- Lat 43° 55' 11,32'' 43.91981111
- Long 12° 33' 12,49'' 12.55346944
- CAP 47040
- Prefisso 0541
- Codice ISTAT 099007
- Codice Catasto F476
- Altitudine slm 315 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2559 - Superficie 11.89 Km2
- Densità 290,75 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:20
- Tramonto 16:32