“Comune sparso” con sede in Melia. Di origine medievale, basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I mongiuffesi e meliesi, con un indice di vecchiaia molto elevato, sono concentrati oltre che nel capoluogo comunale, con il maggior numero di residenti, anche nella località Mongiuffi, nel nucleo urbano minore di Larderia e in alcune case sparse. Il territorio, classificato di montagna, fertile e produttivo per la ricchezza di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche anche accentuate: si raggiungono i 1.007 metri di quota. L’abitato, che sorge su un colle, nei pressi di una fiumara, è interessato da espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico ondulato. Lo stemma comunale, interzato in palo, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Il primo palo è costituito da altri quattro pali, argentati e neri. Il secondo, troncato, raffigura: tre gigli dorati su sfondo azzurro e cinque gigli rossi, in decusse, su fondo argentato. Nel terzo palo, argenteo, campeggiano tre bande nere. Il capo, partito, rappresenta un leone d’oro su fondo verde e un campo inquartato in decusse –in due sezioni spiccano sei pali rossi e dorati, le restanti sono argentate–. Ai lati dello scudo figurano altre due partizioni: la prima, troncata, riproduce, nella parte superiore, cinque gigli verdi in campo dorato e, in quella inferiore, rossa, una bordura d’argento recante sei plinti, pure rossi; la seconda, a sfondo argentato, racchiude sei torte nere.