itala

Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I migliarinesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, in numerosissime case sparse e, in minor misura, in altre località, di cui le più popolose sono: Cornacervina, Valcesura, Bassacornacervina e Palazzone. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti: di questa caratteristica orografica risente l’abitato, che ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante e fa registrare significativi segni di espansione edilizia.

Storia

Fin da tempi antichi la sua storia si è strettamente intrecciata con quella della vicina Migliaro, alla quale è rimasta unita fino al 1881, anno in cui ha acquistato l’autonomia amministrativa, col conseguente trasferimento della sede municipale da Migliaro, che è tornata a essere comune autonomo solo nel 1963. Il toponimo è riconducibile a “miglio”, usato sia nel senso di cereale che in quello di unità di misura. Nel corso del Medioevo, dopo aver subito gli assalti dei veneziani, allarmati dall’importanza economica che andava acquistando la cittadina di Comacchio, e dopo essere stata coinvolta nelle lotte fra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini (come quelle tra le famiglie ferraresi dei Torelli-Salinguerra di parte ghibellina e gli schieramenti di Azzo Novello di parte guelfa), passò agli Estensi. Durante la signoria estense, pur tra angherie e strette fiscali, nella seconda metà del XIV secolo, con Niccolò II, la zona di Migliaro fu elevata al rango di podesteria, e vi furono annessi il territorio di Ostellato e parte delle Valli di Mezzano. Con la devoluzione del ducato di Ferrara alla Santa Sede, queste terre non persero la loro vitalità economica, grazie alla loro ubicazione particolarmente favorevole al commercio. Annessa al Regno d’Italia, dopo l’alternarsi delle dominazioni francese, austriaca e pontificia, registrò, con l’acquisto dell’autonomia comunale, un grande sviluppo demografico e urbanistico, grazie soprattutto all’opera di Giuseppe Piovanelli, vedendo al tempo stesso accrescere la sua importanza commerciale. Tuttavia, con l’avvento del XX secolo iniziò un progressivo decadimento. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: la cinquecentesca chiesa della Santa Croce; il Municipio, della fine del XIX secolo; la torre Pavanelli; l’antico complesso di San Vitale; le chiese di Cornacervina e Valcesura.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, viti e frutteti; è praticato inoltre l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da calzaturifici e da aziende operanti nei comparti metalmeccanico e tessile, cui si affiancano imprese edili e stabilimenti specializzati nella produzione di materiali da costruzione. Il terziario si compone della rete distributiva, le cui dimensioni sono tali da soddisfare comunque le esigenze primarie della popolazione, e dell’insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, va segnalato il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo, fatta eccezione per un asilo nido. Le strutture scolastiche permettono di frequentare soltanto le classi dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, per l’assenza di attrattive particolarmente significative, registra un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione della fiera di settembre, con esposizione e vendita di prodotti vari. La festa patronale, dedicata alla Santa Croce, si celebra il 3 maggio.

Località

Bassacornacervina, Case Bersanetti, Case Cavazza, Cornacervina, Fornace Turri, Massa Fiscaglia, Ostellato, Palazzone, Tieni, Valcesura

INFO
  • Popolazione 0
  • Lat 44° 46' 14,8'' 44.77057778
  • Long 11° 55' 53,36'' 11.93148889
  • CAP 44027
  • Prefisso 0533
  • Codice ISTAT 038015
  • Codice Catasto F198
  • Altitudine slm 3 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2272
  • Superficie 35.36 Km2
  • Densità 0,00 ab/Km2
  • Sismicità Zona
  • Alba 05:47
  • Tramonto 18:32
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