Centro collinare di epoca rinascimentale, nella cui economia, a carattere tradizionalmente rurale, trovano ampio spazio il turismo e il suo indotto. La comunità dei manzianesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nei valori medi, risiede per la maggior parte nel capoluogo comunale e in minor misura nell’aggregato urbano elementare di Ponte Mariano e in un certo numero di case sparse. L’abitato, che ha conservato intatto l’elegante aspetto cinque-seicentesco, presenta una singolare struttura ad angolo retto, modellata sul tracciato di un’importante arteria viaria. Il comprensorio comunale, ricco di sorgenti minerali, presenta un profilo geometrico pianeggiante e collinare, mai aspro, sebbene si sviluppi in gran parte a cavallo del cratere dell’antico vulcano Sabatino. Boschi fitti e rigogliosi incorniciano l’abitato: si tratta della cosiddetta “macchia grande”, composta in prevalenza da cerri misti a roverelle, roveri e farnie, all’ombra dei quali vivono numerosi picchi muratori. Grossi fusti di cerro fanno corona anche alle sponde del vicino lago di Bracciano, noto per la limpidezza delle sue acque e per la ricchezza della fauna che le popola: anguille, carpe e tinche nuotano nelle sue profondità mentre oche selvatiche e vari uccelli migratori si muovono in superficie. Altro elemento paesaggistico di grande interesse è la “caldara”, vasta zona paludosa che racchiude una fonte di acque sulfuree, incorniciata da splendidi esemplari di betulle.