Descrizione
Piccola comunità di montagna le cui origini risalgono probabilmente all’età antica o addirittura alla preistoria ma il cui attuale assetto è medievale. I fattori trainanti dell’economia del posto sono il settore secondario e il commercio, anche se sono tuttora praticati agricoltura e allevamento e vi è stato, negli ultimi anni, un certo incremento dell’attività turistica. La comunità dei maloscheri, che lascia registrare un indice di vecchiaia superiore alla media, risiede per la gran parte nel capoluogo comunale, contiguo alle località Fondo e Ronzone dei comuni omonimi. La restante piccola parte dei residenti occupa poche case sparse. Il territorio comunale, di cui fa parte l’isola amministrativa Regole (interclusa tra Sarnònico e la provincia di Bolzano), mostra variazioni altimetriche evidenti. L’abitato invece, la cui parte antica è tuttora raccolta intorno alla chiesa e al suo campanile, trovandosi in una valle pianeggiante ha un andamento plano-altimetrico più regolare; l’originale quadrilatero che lo formava è ora irregolare a causa dell’espansione edilizia recente, mentre lungo la pittoresca via Tecla vi sono case merlate, con bei portali.
Storia
Il suffisso “-osc” o “-usc” suggerisce che il toponimo è originato da un prelatino “mal” o “mel”, ossia ‘collina, montagna’, forse celtico. La prima attestazione come “Malusco” è del 1196. Il primo insediamento umano è da far risalire probabilmente all’età preistorica, come affermano alcuni, o all’età antica, come testimoniano alcuni ritrovamenti riferibili all’età romana. Il casato dei Da Malosco, menzionato a partire dal 1100, risiedeva probabilmente nel castello omonimo, almeno fino alla morte, avvenuta senza eredi, di Niccolò de Malosco. A quel punto il castello passò ai Neideck, che a loro volta lo passarono ai Guarenti di Serenano. Nel 1822 quest’ultimo casato si estinse e vi si insediò, per volere dell’impero austriaco, l’Imperial Regio Giudizio. Nel 1919 la chiesa di Santa Tecla diviene sede della parrocchia. La chiesa di Santa Tecla, attestata per la prima volta nel 1228, è stata riedificata più volte e possiede ora un aspetto gotico. Accanto si trova il campanile, eretto nel 1782. Conserva altari in legno di stile barocco. È situata in fondo alla via omonima, un’antica e suggestiva strada attorno a cui sono ben collocate le antiche abitazioni civili con portali e merli. La parte centrale del paese, la più antica, è collegata al proprio interno da strade trasversali, che comunicano l’una con l’altra tramite le “frone”, ossia ripidi tratti verticali. Il Castello di Malosco si trova fuori dall’abitato e dalla sua posizione domina la Val di Non. È stato restaurato nel 1836 e possiede un pozzo profondo 15 metri.
Economia
La sua piccola dimensione demografica giustifica l’assenza di una vera e propria struttura burocratica, fatta eccezione per gli ordinari uffici comunali e postali nonché per i vigili del fuoco. Il territorio, particolarmente predisposto, permette che l’agricoltura sia ancora alquanto praticata, soprattutto per quanto riguarda gli orti e i frutteti, con le celebri mele della varietà anaune; lo stesso vale per l’allevamento, soprattutto dei bovini e degli avicoli. Il settore industriale è più sviluppato del primario e lascia segnalare una maggiore produttività soprattutto nei comparti del legno e dell’edilizia, quest’ultimo probabilmente in relazione all’espansione in atto. La rete commerciale è buona, quella dei servizi è sufficiente. Per l’istruzione, non solo secondaria ma anche primaria, è necessario spostarsi nei centri vicini. Presenti invece numerose strutture alberghiere e per la ristorazione, che testimoniano il recente sviluppo del turismo e la crescente domanda da parte dei visitatori.
Relazioni
La popolazione è costretta a spostarsi all’esterno per la fruizione di tutte le strutture e i servizi che sul posto mancano, nonché per motivi di lavoro. La presenza di visitatori esterni, invece, è dovuta al turismo. Oltre a essere ben collegata e a trovarsi a breve distanza dal Passo della Mendola, è immersa, infatti, in una natura incontaminata e gode del tipico paesaggio alpino, che richiama in ogni stagione appassionati e villeggianti. Oltre alla festa patronale non si segnalano però altri eventi o ricorrenze in grado di richiamare visitatori. La Patrona è Santa Tecla, festeggiata la domenica più vicina al 23 settembre.
Località
Regole
- Popolazione 464
- Lat 46° 26' 7,22'' 46.43533889
- Long 11° 8' 42,45'' 11.14512500
- CAP 38013
- Prefisso 0463
- Codice ISTAT 022111
- Codice Catasto E866
- Altitudine slm 1041 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/4015 - Superficie 6.75 Km2
- Densità 68,74 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:31
- Tramonto 16:31