Descrizione

Comune collinare, di origine preistorica; la sua economia si basa sull’agricoltura e sulla produzione industriale. I luogosantesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce negli aggregati urbani minori di Chessa, Crisciuleddu e Lu Mocu, nonché in numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 737 metri di quota. L’abitato, che si apre e si chiude con grandi massi di granito traforato, è caratterizzato dalle antiche case dalle facciate in marmo.

Comune collinare, di origine preistorica; la sua economia si basa sull’agricoltura e sulla produzione industriale. I luogosantesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce negli aggregati urbani minori di Chessa, Crisciuleddu e Lu Mocu, nonché in numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 737 metri di quota. L’abitato, che si apre e si chiude con grandi massi di granito traforato, è caratterizzato dalle antiche case dalle facciate in marmo.

Storia

Il toponimo, che nella dizione locale si presenta come “Lucu-Àntu”, ha chiara etimologia. Fu abitata sin dall’età preistorica. In periodo medievale, e precisamente nel X secolo fu oggetto di incursioni da parte dei saraceni e, poco dopo, venne messa a dura prova da atroci pestilenze che costarono la vita a gran parte della popolazione. Due secoli più tardi vi venne eretto un castello, dove si insediò il giudice della Gallura Cimita Spanu e della Padelusa, vedova di Torchitario dei Thori. In seguito ad un’insurrezione popolare venne inserita nella curatoria di Montargia e, infine, appartenne agli Aragonesi. Decaduta nel XVI secolo e rinata lentamente nel corso del 1800, seguì le vicende di Tempio Pausania, da cui si staccò, acquisendo una totale autonomia amministrativa, nel 1947. Tra le vestigia del passato di particolare interesse storico-architettonico figurano: i resti di un grosso complesso nuragico, di cui fa parte uno splendido nuraghe con tomba preistorica; il santuario della Natività di Maria, eretto nel XIII secolo e più volte ampliato e rimodernato, meta di frequenti pellegrinaggi da tutta la Gallura; l’eremo di San Trano, a 400 metri d’altezza, piccolo e solitario edificio risalente al 1200, modellato sulle aspre pareti rocciose di un interessante sito panoramico; la parrocchiale di San Leonardo, eretta nel XII secolo ai piedi del castello di Balaiana, di cui costituì la cappella.

Il toponimo, che nella dizione locale si presenta come “Lucu-Àntu”, ha chiara etimologia. Fu abitata sin dall’età preistorica. In periodo medievale, e precisamente nel X secolo fu oggetto di incursioni da parte dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=SARACENI'>saraceni</a> e, poco dopo, venne messa a dura prova da atroci pestilenze che costarono la vita a gran parte della popolazione. Due secoli più tardi vi venne eretto un castello, dove si insediò il giudice della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GALLURA'>Gallura</a> Cimita Spanu e della Padelusa, vedova di Torchitario dei Thori. In seguito ad un’insurrezione popolare venne inserita nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Montargia e, infine, appartenne agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>. Decaduta nel XVI secolo e rinata lentamente nel corso del 1800, seguì le vicende di Tempio Pausania, da cui si staccò, acquisendo una totale autonomia amministrativa, nel 1947. Tra le vestigia del passato di particolare interesse storico-architettonico figurano: i resti di un grosso complesso <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICO'>nuragico</a>, di cui fa parte uno splendido <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> con tomba preistorica; il santuario della Natività di Maria, eretto nel XIII secolo e più volte ampliato e rimodernato, meta di frequenti pellegrinaggi da tutta la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GALLURA'>Gallura</a>; l’eremo di San Trano, a 400 metri d’altezza, piccolo e solitario edificio risalente al 1200, modellato sulle aspre pareti rocciose di un interessante sito panoramico; la parrocchiale di San Leonardo, eretta nel XII secolo ai piedi del castello di Balaiana, di cui costituì la cappella.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, foraggi e uva; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da un discreto numero di aziende che operano nei comparti: estrattivo, alimentare, edile e della lavorazione del legno e del sughero. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi; manca, però, quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie. Manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, foraggi e uva; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da un discreto numero di aziende che operano nei comparti: estrattivo, alimentare, edile e della lavorazione del legno e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=SUGHERO'>sughero</a>. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi; manca, però, quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie. Manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Meta di discreto afflusso di visitatori, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle rilassanti escursioni, godendo delle bellezze naturali, tutelate e valorizzate dalla locale Comunità montana, nonché dell’aria salubre che le caratterizza. Gli afflussi dall’esterno si intensificano in occasione di alcuni eventi di carattere religioso che si svolgono nel corso dell’anno; tra essi vanno segnalati le celebrazioni in onore di: Santa Reparata, il martedì che precede l’Ascensione; San Michele, il primo maggio; San Trano, la prima domenica di giugno; Sant’Antonio da Padova, il 13 giugno; San Quirico, il primo sabato di agosto; Sant’Andrea, il 30 novembre. La festa patronale, in onore della Natività di Maria Vergine, si celebra l’8 settembre; particolarmente solenne è quando, ogni sette anni, viene aperta, nel santuario, la porta santa.

Meta di discreto afflusso di visitatori, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle rilassanti escursioni, godendo delle bellezze naturali, tutelate e valorizzate dalla locale Comunità montana, nonché dell’aria salubre che le caratterizza. Gli afflussi dall’esterno si intensificano in occasione di alcuni eventi di carattere religioso che si svolgono nel corso dell’anno; tra essi vanno segnalati le celebrazioni in onore di: Santa Reparata, il martedì che precede l’Ascensione; San Michele, il primo maggio; San Trano, la prima domenica di giugno; Sant’Antonio da Padova, il 13 giugno; San Quirico, il primo sabato di agosto; Sant’Andrea, il 30 novembre. La festa patronale, in onore della Natività di Maria Vergine, si celebra l’8 settembre; particolarmente solenne è quando, ogni sette anni, viene aperta, nel santuario, la porta santa.

Località

Crisciuleddu, Lu Mocu

Crisciuleddu, Lu Mocu