Descrizione

Comune di origine medioevale situato sulle colline e attraversato dal fiume Tora. Nell'assetto economico conserva il tradizionale settore primario accanto ad una piccola industria manifatturiera. La ridotta comunità dei lorenzanesi si espande nelle località di Laura, Vicchio, Tremoleto ed I Greppioli, tra le quali le ultime due sono le più popolose. L'indice di vecchiaia della popolazione è piuttosto elevato. Due tralci d'alloro verde posti in fascia, decussati a destra, -sicuro riferimento al toponimo-, dominano la parte superiore, dorata, dello stemma comunale. L'oro che occupa gran parte dello scudo esprime il privilegio che la comunità ebbe nel XVIII secolo come capoluogo di contea. Altri elementi raffigurati sono la campagna e, nella partizione, una fascia rossa con palinata. Il gonfalone, su cui lo stemma è riportato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.  

Comune di origine medioevale situato sulle colline e attraversato dal fiume Tora. Nell'assetto economico conserva il tradizionale settore primario accanto ad una piccola industria manifatturiera. La ridotta comunità dei lorenzanesi si espande nelle località di Laura, Vicchio, Tremoleto ed I Greppioli, tra le quali le ultime due sono le più popolose. L'indice di vecchiaia della popolazione è piuttosto elevato. Due tralci d'alloro verde posti in fascia, decussati a destra, -sicuro riferimento al toponimo-, dominano la parte superiore, dorata, dello stemma comunale. L'oro che occupa gran parte dello scudo esprime il privilegio che la comunità ebbe nel XVIII secolo come capoluogo di contea. Altri elementi raffigurati sono la campagna e, nella partizione, una fascia rossa con palinata. Il gonfalone, su cui lo stemma è riportato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.  

Storia

Le prime notizie sul villaggio originario risalgono al sec. X, quando era di proprietà dei vescovi di Pisa. Rimase nell'orbita dei Pisani -sotto la Repubblica faceva la parte del capitanato di Lari- fino al 1406, anno nel quale passò sotto il controllo di Firenze; nel 1416 redasse i suoi statuti, uniti a quelli di Crespina. Nel corso del XV secolo i suoi abitanti tentarono invano per due volte (1431 e 1494) di cacciare i fiorentini. Nel 1722 divenne una contea infeudata alla famiglia Lorenzi, che si estinse nel 1783. Divenne comune autonomo nel XVIII secolo con le riforme leopoldine. Fra i monumenti di una certa importanza conservati fino ad oggi è da segnalare, nel centro storico, l'antica chiesa parrocchiale che risale al 1227 ma fu ricostruita nel 1776; fuori dall'abitato meritano una visita Villa Scotti e Villa Giuli, mentre a Tremoleto si trova una chiesa del 1787. L'antica vocazione rurale si sta evolvendo verso la cultura industriale.  

Le prime notizie sul villaggio originario risalgono al sec. X, quando era di proprietà dei vescovi di Pisa. Rimase nell'orbita dei Pisani -sotto la Repubblica faceva la parte del capitanato di Lari- fino al 1406, anno nel quale passò sotto il controllo di Firenze; nel 1416 redasse i suoi statuti, uniti a quelli di Crespina. Nel corso del XV secolo i suoi abitanti tentarono invano per due volte (1431 e 1494) di cacciare i fiorentini. Nel 1722 divenne una contea infeudata alla famiglia Lorenzi, che si estinse nel 1783. Divenne comune autonomo nel XVIII secolo con le riforme leopoldine. Fra i monumenti di una certa importanza conservati fino ad oggi è da segnalare, nel centro storico, l'antica chiesa parrocchiale che risale al 1227 ma fu ricostruita nel 1776; fuori dall'abitato meritano una visita Villa Scotti e Villa Giuli, mentre a Tremoleto si trova una chiesa del 1787. L'antica vocazione rurale si sta evolvendo verso la cultura industriale.  

Economia

In questo centro agro-industriale di ridotte dimensioni e privo di grandi stabilimenti industriali l'esistenza scorre secondo ritmi sostanzialmente pacati. La principale fonte di reddito è costituita dalla piccola industria, incentrata principalmente sulla produzione di mobili e sulla trasformazione dei frutti dei campi; l'attività agricola è infatti ancora sviluppata per quanto riguarda la coltivazione di cereali, olivi e viti, prodotti tradizionali di questa zona. Il turismo non costituisce una forma di guadagno in qualche modo rilevante anche perché le strutture ricettive e di ristoro, nonostante la presenza di un'azienda agrituristica, sono molto carenti e del tutto inesistenti le strutture per lo sport ed il tempo libero. L'istituzione scolastica è rappresentata solo dalla scuola materna ed elementare ed il sistema socio-assistenziale, coordinato dalla Usl, è presente localmente attraverso un servizio di guardia medica.  

In questo centro agro-industriale di ridotte dimensioni e privo di grandi stabilimenti industriali l'esistenza scorre secondo ritmi sostanzialmente pacati. La principale fonte di reddito è costituita dalla piccola industria, incentrata principalmente sulla produzione di mobili e sulla trasformazione dei frutti dei campi; l'attività agricola è infatti ancora sviluppata per quanto riguarda la coltivazione di cereali, olivi e viti, prodotti tradizionali di questa zona. Il turismo non costituisce una forma di guadagno in qualche modo rilevante anche perché le strutture ricettive e di ristoro, nonostante la presenza di un'azienda agrituristica, sono molto carenti e del tutto inesistenti le strutture per lo sport ed il tempo libero. L'istituzione scolastica è rappresentata solo dalla scuola materna ed elementare ed il sistema socio-assistenziale, coordinato dalla Usl, è presente localmente attraverso un servizio di guardia medica.  

Relazioni

I rapporti con i centri vicini, favoriti dalla localizzazione, non sono di grande intensità, anche se verso le aziende manifatturiere locali si intessano relazioni lavorative e commerciali. Il turismo, poco sviluppato e di tipo occasionale, non è stimolato da attrattive particolari, anche se non manca qualche monumento di valore artistico. L'assenza di un'industria turistica e della valorizzazione delle proprie risorse in questo campo è in parte compensata dall'aria salubre della campagna e dalla vita tranquilla che vi si conduce. Alcuni momenti di aggregazione e di festa inoltre si offrono durante varie manifestazioni di tipo folcloristico e gastronomico, fra le quali la più originale, che si tiene ogni anno l'ultima domenica di settembre, è la festa dell'uva e del vino, legata ad una delle attività più tradizionali della zona. Il 25 agosto o (se il 25 è festivo) il giorno successivo si svolge la fiera del capoluogo comunale, mentre una festa simile avviene a Tremoleto l'ultimo giovedì di settembre. La festa del Patrono, S. Bartolomeo, si celebra il 24 agosto.

I rapporti con i centri vicini, favoriti dalla localizzazione, non sono di grande intensità, anche se verso le aziende manifatturiere locali si intessano relazioni lavorative e commerciali. Il turismo, poco sviluppato e di tipo occasionale, non è stimolato da attrattive particolari, anche se non manca qualche monumento di valore artistico. L'assenza di un'industria turistica e della valorizzazione delle proprie risorse in questo campo è in parte compensata dall'aria salubre della campagna e dalla vita tranquilla che vi si conduce. Alcuni momenti di aggregazione e di festa inoltre si offrono durante varie manifestazioni di tipo folcloristico e gastronomico, fra le quali la più originale, che si tiene ogni anno l'ultima domenica di settembre, è la festa dell'uva e del vino, legata ad una delle attività più tradizionali della zona. Il 25 agosto o (se il 25 è festivo) il giorno successivo si svolge la fiera del capoluogo comunale, mentre una festa simile avviene a Tremoleto l'ultimo giovedì di settembre. La festa del Patrono, S. Bartolomeo, si celebra il 24 agosto.

Località

I Ciangherotti, I Greppioli, Laura, Roncione, Tremoleto, Vicchio

I Ciangherotti, I Greppioli, Laura, Roncione, Tremoleto, Vicchio