Descrizione
Comune collinare, di origine medievale, con un’economia basata sulle tradizionali attività agro-pastorali. Gli alicesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Gauna nonché in numerose case sparse. Il territorio, comprendente le aree speciali Giassetto Inferiore e Giassetto Superiore (isole amministrative), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 350 a un massimo di 1.800 metri sul livello del mare. L’abitato, posto in posizione dominante sopra un colle, si allunga ai margini settentrionali di un piccolo altipiano da cui si gode della veduta sul lago posto a valle. Lo stemma comunale, “interzato in fascia”, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Il primo campo, rosso, racchiude una stella d’argento; nella seconda e terza partizione, argentata e azzurra, figura un pesce “al naturale”, posto sulla linea di divisione. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.
Storia
Il toponimo è attestato attraverso varie forme, tra cui spiccano quelle di “Alles”, “Alex” e “Allax”, molto vicine ortograficamente all’esito dialettale. Dall’anno 1212 è attestata la forma “Alice”, collegata al nome personale latino ALLICUS e, nell’esito dell’ablativo plurale, ALLICIS. Le sue origini risalgono al periodo medievale, durante cui appartenne al vescovato di Vercelli, come disposto da donazioni imperiali. Successivamente, la sua giurisdizione passò ai vescovi di Ivrea che, nell’anno 1041, decisero di donare il suo territorio all’abbazia eporediese di Santo Stefano. In prossimità della fine del XIV secolo gli alicesi parteciparono alla rivolta antifeudale del turchinaggio che interessò un po’ tutte le terre del Canavese. Di particolare interesse artistico è la parrocchiale di San Martino, eretta precedentemente al 1376. Presenta due facciate: una, detta “dei vivi”; l’altra, rivolta a sera, detta “dei morti”. Il suo interno è stato affrescato dai fratelli Stornone, mentre l’ancona del coro è del Vacca. Degna di nota è anche la chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco eretta nel 1420 come cappella e poi ampliata, nelle forme attuali, verso la fine del XVII secolo.
Economia
Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede della Comunità montana. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario si basa unicamente sulla produzione di cereali e sull’allevamento di bovini, caprini e avicoli. L’industria è scarsamente sviluppata: le poche aziende presenti sul territorio operano solamente nei comparti edile, meccanico, alimentare e della lavorazione del legno. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, cui manca però quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione per le classi materne ed elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L’assenza di una farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi alle località più fornite anche per i servizi sanitari di base.
Relazioni
La sua appartenenza alla Comunità montana costituisce una notevole attrattiva turistica grazie alla possibilità di percorrere un interessante itinerario nella natura tra boschi, laghetti e dolci pendii di montagna. Tra i numerosi passaggi escursionistici è famoso il Sentiero delle Anime che, oltre ad attraversare affascinanti zone, passa vicino ad antiche incisioni rupestri. Si possono raggiungere, inoltre, diversi rifugi. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Il calendario delle feste religiose e folcloriche risulta piuttosto scarno e non in grado di attrarre fedeli dall’esterno del comune, a eccezione della fiera primaverile, che si tiene a maggio, e della fiera autunnale, a novembre. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l’11 novembre.
Località
Gauna, Giassetto Superiore e Inferiore
- Popolazione 700
- Lat 45° 27' 37,97'' 45.46054722
- Long 7° 46' 40,4'' 7.77778889
- CAP 10010
- Prefisso 0125
- Codice ISTAT 001005
- Codice Catasto A199
- Altitudine slm 610 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/3146 - Superficie 6.95 Km2
- Densità 100,72 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:42
- Tramonto 16:48