Descrizione
“Comune sparso”, con sede in località Pederiva. Di origine antica, basa la sua economia sia sulle attività agricole che su quelle industriali. I granconesi, per i quali si registra un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; una rilevante consistenza demografica si registra nelle numerosissime case sparse e nelle località Grancona, Spiazzo, Corrubio e Giacomelli. Il territorio, classificato collinare, presenta oscillazioni altimetriche accentuate e ha un profilo geometrico irregolare. L’abitato, interessato da un fenomeno di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Nello stemma comunale si raffigura, in campo rosso, un torrione merlato alla guelfa, posto in fondo a una vallata e accostato da due verdi colline e da un torrente “al naturale”; in capo allo scudo spicca il motto: PER ASPERA AD ASTRA.
Storia
Il nome deriva da “Granza, Granche” che indicherebbero il terreno coltivato o, dal francese “Grange”, ‘grangia’, che designava le comunità agricole benedettine. Il luogo era probabilmente abitato già nel neolitico. Nel Medioevo sorgeva nella zona un castello vescovile dotato di un accurato sistema di fortificazioni per difendersi dalle invasioni degli ungari. Gerardo Maurizio, cronista degli Ezzelino, racconta che nel 1209 nel castello trovarono rifugio vicentini guelfi nella battaglia contro Ezzelino III da Romano che, però, ebbe la meglio sugli avversari, espugnò e distrusse il castello. Nel 1227 l’edificio subì un nuovo assedio e fu interamente distrutto da Alberico da Romano. Per i periodi successivi non si segnalano eventi di rilievo; segue, quindi, le vicende del capoluogo provinciale. L’antica chiesa di San Pietro, risalente al IV secolo, è collocata all’interno del castello. Fu distrutta e quindi ricostruita nel 1530, attualmente si presenta come una costruzione di ispirazione neoclassica. Da ricordare sono anche la piccola chiesa di Sant’Antonio Abate, di probabile origine benedettina, e quella di San Gaudenzio, oltre all’antica chiesa campestre in località Spiazzo, divenuta dal 1927 parrocchiale dedicata a San Vincenzo. Di un certo interesse artistico è anche il complesso di Villa Salvi-Gobbo.
Economia
Non accoglie uffici di rilievo, se si eccettuano quelli ordinari preposti al funzionamento dei servizi municipali e postali. Il sindaco riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, data l’assenza sul posto di una stazione di carabinieri. È sede di Pro Loco. Nell’economia locale le attività agricole costituiscono una buona fonte di reddito grazie alla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, olive, frutta e uva da vino. Praticato è pure l’allevamento di bovini e di avicoli. Le industrie si sono affermate soprattutto nei comparti metallurgico e delle calzature, assorbendo una buona percentuale di manodopera locale; dimensioni minori fanno registrare, invece, il comparto meccanico, quello dell’edilizia e dei materiali da costruzione. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale, capace di assecondare almeno le principali richieste della comunità; è presente il servizio bancario. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; manca, invece, una biblioteca che assicuri la valorizzazione del patrimonio culturale; il compito di salvaguardare il patrimonio storico è affidato al locale museo della civiltà contadina. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per le necessità sanitarie di base si dispone del solo servizio farmaceutico.
Relazioni
Sebbene costituisca una meta abbastanza apprezzata dal turismo, è poco frequentata per lavoro, poiché né l’industria né tanto meno l’agricoltura e il terziario hanno raggiunto livelli di sviluppo tali da consentire l’assorbimento di un significativo flusso di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, di solito non molto rilevanti, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore e della tradizione locale; tra questi meritano di essere citati: la festa della mietitura, con apertura del museo di autentici attrezzi agricoli, a luglio; la festa a carattere religioso-folcloristico, che prevede il tradizionale palio delle contrade e l’elezione di miss Val Liona, ad agosto. I Patroni, Ss. Pietro e Paolo, si festeggiano il 29 giugno.
Località
Ca' Bertoldo, Ca' Vecchia, Corrubio, Cul del Sacco, Giacomelli, Gli Arcisi, Le Acque, Pederiva, Pila, San Gaudenzio, Spiazzo, Valmarana, Vignati
- Popolazione 1.862
- Lat 45° 25' 13,74'' 45.42048333
- Long 11° 27' 50,32'' 11.46397778
- CAP 36040
- Prefisso 0444
- Codice ISTAT 024045
- Codice Catasto E138
- Altitudine slm 36 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2297 - Superficie 12.28 Km2
- Densità 151,63 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 07:27
- Tramonto 16:33