“Comune sparso” con sede in Don. Di antiche origini, mostra un’economia sostanzialmente industriale e commerciale. La comunità dei gosaldini presenta un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media e si distribuisce nel capoluogo comunale e nelle località di Forcela Aurine, Sarasin, Tiser e Villa Sant’Andrea, per citare le più popolose. L’aspetto orografico del territorio, classificato di montagna, è quello tipico delle zone alpine con evidenti differenze di quota e con un profilo geometrico alquanto vario e movimentato. È ricoperto da un fitto manto boscoso che si alterna a ripide valli laterali dalle anguste gole sormontate dalle prime vette dolomitiche tra le quali emergono le Pale di S. Martino. L’abitato si compone di una serie di stratificazioni succedutesi nel tempo, conseguenza dell’impellente necessità di costruire le case il più possibile lontano dalla minaccia delle piene del torrente Mis, quindi in zone più elevate. I vari nuclei urbani conservano evidenti testimonianze dell’architettura rurale apparendo tutti raggruppati intorno agli elementi aggreganti della piazza e della chiesa. Attualmente si assiste ad un forte fenomeno di espansione edilizia che produce un notevole allargamento dei confini dell’abitato. Lo stemma comunale, “inquartato” in decusse, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Il primo campo è smaltato di azzurro; il secondo e terzo quarto sono a sfondo argentato; il quarto riquadro è a fondo verde. Il tutto è attraversato da un caduceo dorato.