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Descrizione

Piccola comunità di montagna, di probabile origine medievale, con un’economia di tipo essenzialmente agricolo. I falmentini, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nella località Crealla e in alcune case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.156 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, si caratterizza per le tipiche case nere sulle quali campeggiano numerose pitture murali ed è circondato da pascoli e boschi. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura una torre d’argento, merlata alla ghibellina, fondata su una verde pianura. Sullo sfondo azzurro del capo spiccano due stelle d’oro a otto raggi, ordinate in fascia.

Storia

Nonostante la mancanza di documentazione medievale, qualche studioso vede nel toponimo una forma derivante dall’aggettivo latino FAMULENTA. Meno probabile sembra poi l’idea di qualcun altro, che individua in esso un incrocio tra flumen e fluenta. La sua storia, come quella dell’intera Valle Cannobina, è strettamente legata a quella di Cannobio, da cui per secoli dovette dipendere sia in campo politico che religioso. Negli anni 1402-1414 fu soggetta, quindi, alla tirannide dei fratelli Mazzarditi, i quali, approfittando delle discordie tra il doppio partito dei guelfi e ghibellini, di cui Cannobio era invasa, se ne impadronirono dando luogo anche alla costruzione di una torre. Seguì successivamente le sorti di Milano venendo sottomessa, pertanto, alla dominazione spagnola prima e a quella austriaca dopo. Nel 1743, con il trattato di Worms, si staccò, insieme alle altre terre della sponda occidentale del lago Maggiore, dal ducato di Milano e passò dapprima a Casa Savoia e poi alla provincia di Novara. Tra i monumenti di maggior rilievo artistico si segnala la parrocchiale di San Lorenzo, risalente alla seconda metà del Cinquecento: prezioso al suo interno è l’altare maggiore, opera barocca d’intaglio ligneo, adorno di decine di statue di pregevole fattura. Interessante è anche l’oratorio di San Pietro, in località Crealla.

Economia

Non è sede di altri uffici all’infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata soprattutto sulla produzione di patate e fagioli; si pratica anche l’allevamento, in particolare di ovini, caprini e avicoli. La natura del territorio, la sua posizione geografica e la lontananza dalle direttrici del grande traffico hanno scoraggiato finora l’insediamento di grandi industrie. Modesta è anche la presenza del terziario: la rete distributiva, di cui si compone, è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità; non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole presenti assicurano solo l’istruzione elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

L’aria salubre, la tranquillità del luogo, le bellezze dell’ambiente naturale e la vicinanza ai comuni della riviera costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. Offre, comunque, agli appassionati di escursionismo, la possibilità di raggiungere i rifugi in alta montagna. Dal secondo dopoguerra in poi la maggior parte della popolazione si reca quotidianamente per lavoro nel limitrofo Canton Ticino della Svizzera; pertanto il comune è caratterizzato dal fenomeno del frontalierato. Non vi si svolgono particolari manifestazioni tradizionali, religiose, culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare, periodicamente, visitatori dai comuni limitrofi. Degna di una visita è la minuscola località di Crealla, raggiungibile tramite una mulattiera composta da 1.500 gradini. Il Patrono, San Lorenzo, si festeggia il 10 agosto.

Località

Crealla

INFO
  • Popolazione 137
  • Lat 46° 4' 22,52'' 46.07292222
  • Long 8° 35' 26,16'' 8.59060000
  • CAP 28050
  • Prefisso 0323
  • Codice ISTAT 103030
  • Codice Catasto D481
  • Altitudine slm 669 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3174
  • Superficie 16.21 Km2
  • Densità 8,45 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 07:40
  • Tramonto 16:43
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