Descrizione
Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia fondata sul settore primario. Gli elinesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio, che comprende l’isola amministrativa di Monte Borghi, è caratterizzato da zone montuose, collinari e pianeggianti; ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 51 a un massimo di 931 metri sul livello del mare. L’abitato, che si estende ai piedi delle montagne che lo circondano, offre una splendida vista su uno scorcio del mar Tirreno; alle sue spalle cresce una folta foresta di lecci. Il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo rosso, una vite verde, munita di quattro grappoli d’oro e attorcigliata a un palo nero infisso in una verde collina, fondata in punta. Lungo la bordura, d’argento, spiccano cinque tortelli azzurri.
Storia
Il toponimo presenta un’etimologia poco chiara a causa dell’incertezza delle forme storiche attestate. Tuttavia, secondo alcuni studiosi, esso potrebbe derivare dal personale latino ELINUS, variante di AELINUS. La sua storia è da rintracciare, secondo la leggenda, nel centro sacro del Bivio Carmine, presso cui sono state rinvenute tracce di abitazioni nuragiche. Quello stesso territorio, col passare del tempo, divenne poco sicuro, perché preso di mira dai barbaricini che vi compivano le bardane. Nel corso dell’XI secolo fu aggregata alla curatoria dell’Ogliastra, nel Giudicato di Cagliari, mentre nel 1258 passò sotto il dominio dei Visconti, giudici di Gallura. Agli inizi del secolo successivo fu accorpata alla vicina Ilbono, per il pagamento delle imposte aragonesi. Dipendente dal vicino comune per diversi secoli, ottenne piena autonomia amministrativa solamente nel 1958. Tra le vestigia di maggior pregio storico-architettonico figura la parrocchiale, eretta in stile sardo. Al suo interno si può ammirare una bella ancona del 1602 del pittore cagliaritano Andrea Lusso.
Economia
Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali. Il settore primario, che conserva un ruolo di rilievo nell’economia locale, è presente con la coltivazione di ortaggi, foraggi, ulivi, agrumeti, viti e altra frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è scarsamente sviluppata: si registra, infatti, un piccolo numero di aziende che operano solamente nel comparto edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi materne ed elementari; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Alla diffusione della cultura provvede anche un’emittente radio-televisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è presente il solo servizio farmaceutico.
Relazioni
Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle piacevoli escursioni all’insegna delle incontaminate bellezze naturali e dall’aria salubre che ne deriva. Molto interessante è il Parco Carmine, al cui interno si possono ammirare numerose specie botaniche tipiche della macchia mediterranea, i ruderi di due nuraghi e la bellissima chiesa della Beata Vergine del Monte Carmelo. Tra le manifestazioni merita di essere citata la tradizionale festa della Madonna del Carmine, che inizia all’alba del 16 luglio con il raduno di fedeli provenienti da tutta l’Ogliastra; quando il sole nascente illumina il Monte Idolo i fedeli si avviano verso il santuario della Madonna, al suono delle “launeddas”, recando a spalla l’immagine della Vergine. Il Patrono, San Gavino, si festeggia il 25 ottobre.
Località
Monte Bonghi
- Popolazione 564
- Lat 39° 53' 54,76'' 39.89854444
- Long 9° 31' 52,37'' 9.53121389
- CAP 08040
- Prefisso 0782
- Codice ISTAT 105005
- Codice Catasto D395
- Altitudine slm 472 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1519 - Superficie 10.9 Km2
- Densità 51,74 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:22
- Tramonto 16:55