Descrizione
Piccola comunità di montagna di assetto medievale ma di origine antichissima. L'economia locale, poco sviluppata, si basa su agricoltura e industria. La comunità dei dorsini, caratterizzata da un indice di vecchiaia elevato, predilige l'insediamento concentrato: nelle località di Andogno e Tavodo vive infatti solo una piccola parte della popolazione, che perlopiù risiede nel capoluogo comunale. Grazie alla forte espansione edilizia in atto l'assetto urbanistico è in fase di mutamento e l'abitato si è esteso fino a lambire San Lorenzo in Banale. Il territorio comunale, comprendente la Val di Jon, che si inerpica fino alla Cima Forcoletta e alla Val d'Ambiéz, mostra un profilo geometrico dalle variazioni molto accentuate, andando da un minimo di 322 metri sul livello del mare a un massimo di 2.535. L'abitato, raggruppato su un breve terrazzo al centro del quale svetta il campanile, presenta un andamento plano-altimetrico alquanto movimentato.
Storia
Per qualche decennio, fino al 1954, ha fatto parte del comune di San Lorenzo in Banale, per poi tornare autonoma. L'etimologia del toponimo può essere fatta risalire al personale latino URSIUS o allo zoonimo, sempre latino, URSUS con concrezione della preposizione DE. Risale al 1345 e al 1360 la prima attestazione, “de Orsino”, che nel 1387 diviene “in villa Ursini”. Abitata sicuramente già in età preistorica, come testimonia il castelliere del Dosso del Rocol, ha avuto il suo maggiore sviluppo e consolidamento in età medievale, periodo in cui vennero edificate le chiese e si sviluppò maggiormente l'artigianato. Celebre era il laboratorio dei Benedetti, specializzati nell'intarsio e nella scultura del legno. La Muta di Andogno era un dazio imposto a chi, passando per la località omonima, utilizzava la strada che saliva verso l'attuale capoluogo comunale. La chiesa dell'Assunta, riedificata nel 1512 e nuovamente nel 1790, è sicuramente precedente alla prima testimonianza scritta che la ricorda (1161), in quanto conserva vestigia paleocristiane. Di valore storico sono anche: la piccola chiesa di Sant'Anna, costruita nel ‘600 e poi modificata nel 1833, e la chiesa di S. Giorgio, edificata verso la fine del XV secolo e impreziosita da affreschi di Cristoforo Baschenis. Caratteristiche, fino a qualche tempo fa, erano le case in legno coperte da un tetto di paglia, tipiche dell'architettura rurale giudicaria. Il costante pericolo di incendi ha però ridotto sempre più la loro costruzione e il loro utilizzo.
Economia
Non è dotata di alcuna struttura o ufficio burocratico di una qualche rilevanza, essendo presenti sul posto solo gli ordinari uffici comunali, gli uffici postali e i vigili del fuoco. Il territorio è particolarmente predisposto all'attività agricola, praticata soprattutto nell'ambito della coltivazione di cerali, foraggio e vitigni. L'allevamento si occupa di bovini, avicoli e suini. Il settore industriale è poco sviluppato ma si fa segnalare prevalentemente nei comparti del legno e, vista la forte espansione in atto, dell'edilizia. La rete commerciale e dei servizi è però modesta: è presente neanche il servizio bancario. Assenti anche le scuole materne ed elementari; è quindi necessario spostarsi, oltre che per l'istruzione secondaria di secondo grado, come spesso avviene in queste zone, anche per quella di primo grado e per quella primaria. Sono presenti adeguate strutture per la ristorazione e il soggiorno, che evidentemente sfruttano le possibilità turistiche del posto. Mancano del tutto le strutture sanitarie.
Relazioni
Ciò che più di tutto richiama visitatori esterni è la natura incontaminata che si può godere in questi luoghi: il territorio può vantare infatti paesaggi estremamente suggestivi, grazie anche alla sua funzione di accesso privilegiato al Parco naturale dell'Adamello-Brenta, che si apre a pochi km dall'abitato, subito dopo la Val di Jon. Sempre in questa valle si trovano i Masi di Jon, di sicuro interesse per tutti gli appassionati della montagna e tutti coloro che in genere amano effettuare lunghe e piacevoli escursioni in una totale immersione nella natura. Durante il periodo primaverile ed estivo alcune piccole celebrazioni offrono il pretesto per una riscoperta del folclore locale: la festa patronale, quella di Sant'Anna il 26 luglio e quella di Sant'Agapito il 18 agosto. Non si registrano altre feste religiose né manifestazioni culturali o folcloristiche in grado di richiamare visitatori. Il Patrono è S. Giorgio, festeggiato il 23 aprile.
Località
Andogno, Tavodo
- Popolazione 0
- Lat 46° 4' 23,20'' 46.07311111
- Long 10° 53' 43,55'' 10.89543056
- CAP 38070
- Prefisso 0465
- Codice ISTAT 022077
- Codice Catasto D349
- Altitudine slm 635 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/3381 - Superficie 12.24 Km2
- Densità 0,00 ab/Km2
- Sismicità Zona
- Alba 07:35
- Tramonto 16:31