itala

Descrizione

Comune di montagna di età medievale, di aspetto gotico, le cui origini vengono fatte risalire agli insediamenti preistorici di cui si ha traccia. L’attività economica, seppure scarsamente sviluppata, è legata principalmente al turismo, vista la posizione e la bellezza dei luoghi. I daianesi, o daiani, fanno registrare un indice di vecchiaia nella media e sono concentrati, come popolazione, soprattutto nel capoluogo comunale. La restante parte risiede in case sparse, poco numerose. È in atto una forte espansione edilizia che l’ha già avvicinata a Varena e Cavalese, creando una nuova continuità territoriale, che probabilmente muterà i confini e l’assetto dell’abitato stesso. Nel suo punto più alto il territorio comunale arriva a 2.350 metri di altitudine: il suo profilo altimetrico mostra variazioni molto accentuate, visto che il punto più basso è a 1.075 metri sul livello del mare. Il solo abitato, invece, benché detenga il record per la maggior altitudine fra i comuni e i centri limitrofi, non conosce grandi dislivelli, essendo adagiato in zona pianeggiante. Caratteristici i laghi che si formano a Badalò in caso di forti piogge e, in primavera ed estate, durante il disgelo.

Storia

Fra il 1928 e il 1947 fu aggregata al comune di Cavalese, per poi divenire autonoma. La prima menzione del toponimo è del 1193, “Ajanum”, successivamente “de Agiano” “de Ayano” “ de Argano” “de Aiano” e così via. Deriva dal personale latino AIUS, che con il suffisso -ANUM ha formato il prediale “Aiano”. La concrezione della preposizione DE ha dato origine al toponimo qual è oggi. Popolata sin dal 6000 a.C. fu poi colonizzata da Roma. Nel medioevo si ha il più forte fermento storico. In questo periodo si formò la Magnifica Comunità, che dipendeva anche temporalmente dal principato vescovile di Trento. I Patti gebardini del 1110 e i Patti enriciani, o Privilegio enriciano, del 1112 sancivano i reciproci obblighi e definivano la natura del legame politico. Apparteneva al primo dei quartieri in cui era divisa la Comunità, insieme a Moena, Predazzo e Forno. Fine ultimo di questo legame associativo era la tutela della propria autonomia e la resistenza a qualsiasi tipo di minaccia alla propria libertà. Il castelliere del Monte Rocca testimonia gli insediamenti durante l’età del ferro ed era probabilmente un bivacco pastorale. La chiesa di S. Tommaso, ampliata nel 1935, è menzionata per la prima volta nel 1193 ma l’attuale aspetto è di stile gotico. Al suo interno l’unica navata ospita dipinti di Carlo Donati, mentre sulle pareti vi sono affreschi medievali e quattrocenteschi. All’esterno invece un affresco del ‘500 raffigurante S. Cristoforo è ospitato dalla facciata settentrionale; il campanile risale al 1761 ed è decorato da trifore e da una cupola a cipolla. Gli edifici civili posseggono le tipiche caratteristiche architettoniche della Valle di Fiemme, come le fontane formate da monoliti che ornano le vie, o la casa “Romana”, detta anche “Castello”, anch’essa di stile gotico e imponente, o ancora le case in legno, di aspetto molto severo e rustico.

Economia

Fatta eccezione per gli ordinari uffici municipali e postali nonché per i vigili del fuoco, non si registra un apparato di servizi, anche amministrativi, degno di nota. Grazie al territorio favorevole e all’abbondanza di pascoli, è ancora sufficientemente praticato l’allevamento di bovini, suini caprini e avicoli, attività tradizionale in questi luoghi montani. Il settore industriale è sviluppato principalmente nel comparto edile, vista l’espansione in atto. Complessivamente, la rete commerciale e di servizi è sufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione locale; sul posto si registra la presenza delle scuole materne ed elementari nonché di adeguate strutture alberghiere e per la ristorazione; per accedere alle strutture sanitarie, sportive e culturali è necessario spostarsi nei centri vicini.

Relazioni

Il turismo è sicuramente la più forte attrattiva della zona. Molti sono gli impianti sciistici vicini, che attirano turisti invernali, mentre i boschi e i monti circostanti sono di sicuro richiamo durante i mesi più caldi per gli appassionati della montagna e per chiunque ami effettuare escursioni in una totale immersione nella natura. Del resto l’intera valle è regolarmente visitata da turisti e villeggianti e qui ovviamente non si fa eccezione. Non si registrano, comunque, particolari eventi ricorrenti che richiamino visitatori dai dintorni. Il mercato settimanale si svolge il venerdì. Il Patrono è S. Tommaso, festeggiato il 3 luglio.

Località

INFO
  • Popolazione 647
  • Lat 46° 18' 1,33'' 46.30036944
  • Long 11° 26' 49,22'' 11.44700556
  • CAP 38030
  • Prefisso 0462
  • Codice ISTAT 022070
  • Codice Catasto D243
  • Altitudine slm 1160 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/4200
  • Superficie 9.53 Km2
  • Densità 67,89 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 07:34
  • Tramonto 16:28
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
ASILO INFANTILE CASTELLO DI FIEMMEVIA LATEMAR 2
ASSOCIAZIONE DONATORI VOLONTARI DEL SANGUE E DEL PLASMAFRAZ MOLINA PIAZZA VERDI 7
ASSOCIAZIONE ZIANO INSIEME ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALEPIAZZA 4 NOVEMBRE 1
BAMBI ASSOCIAZIONE BAMBINO MALATO ONLUSVIA SEGHERIE 30
COOPERATIVA OLTRE S.C. SOCIALE O.N.L.U.S.VIA LATEMAR 1/A INT 4
CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI ZIANO DI FIEMMEVIA BOSIN 2/C
CORPO VIGILI DEL FUOCO DI GIOVOFRAZ VERLA DI GIOVO VIA PIUCHERA 1
CORPO VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI GRUMESVIA FONTANA
CORPO VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI VALDAVIA BUSNA N 5/D
CORPO VOLONTARIO DEI VIGILI DEL FUOCO DI LISIGNAGOVIA SALINA 18
CORPO VOLONTARIO VIGILI DEL FUOCO DI ROVERE' DELLA LUNAVIA ROMA 20
DI.CAVIA SCARIAN 27
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GRUPPO MISSIONARIO SAN VALENTINOPIAZZA SAN VALENTINO 15 PALU
ORATORIO PARROCCHIALE VERLA DI GIOVOVIA DELL' ORATORIO 7 VERLA
SCUOLA MATERNA DI FAVERVIA PERLAIA 17
SCUOLA MATERNA SAN GIOVANNI BOSCOPIAZZA ITALIA 8
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TERRE ALTRE ? SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE AGRICOLAVIA LATEMAR 1/A
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