Descrizione
Centro medioevale dal profilo collinare, nella parte meridionale, e pianeggiante, in quella settentrionale. La comunità dei crespinesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia poco al di sopra dei normali valori, si distribuisce in diverse località, fra cui Cenaia, Ceppaiano, Tripalle. Cenaia, molto popolosa, conta un numero di abitanti maggiore dello stesso capoluogo comunale. L'assetto economico comprende attività più tradizionali nel settore primario accanto ad una piccola industria sviluppata di prevalenza nel ramo tessile. Sullo stemma, concesso con Regio Decreto, spicca, su sfondo argenteo, un porcospino in movimento sul verde della campagna, attraversata da una banda ondeggiante. Il riccio è simbolo delle bellezze naturali e della salubrità e freschezza del luogo, da sempre prescelto per nobili dimore, mentre la banda si riferisce al torrente che solca il territorio.
Storia
Le prime notizie risalgono al X secolo, quando il nucleo originario era costituito da un castello sotto la giurisdizione di Pisa. Nel 1115 passò ai lucchesi; nel 1165 fu poi occupato dai pisani ma dieci anni dopo tornò a Lucca. Nel sec. XIII passò nuovamente sotto Pisa. Nel sec. XIV subì varie devastazioni a causa della guerra fra Pisa e Firenze (nel 1332 venne distrutta la rocca). Nel 1405 fu conquistata dai fiorentini, che anche in seguito fecero spesso ricorso alle armi per mantenere il controllo. Nel 1415 fu dichiarato capoluogo di podesteria del vicariato di Lari. Nel 1680 fu inserita nel capitanato di Livorno. Dal 1776 fece parte del comune di Fauglia da cui si staccò con le frazioni di Crespina, Tripalle e Censia nel 1902 divenendo autonomo. Nel novero dei monumenti di un certo interesse troviamo, accanto all'oratorio di S. Rocco del 1630 ed alla chiesa di S. Michele, diverse ville: Villa Belvedere, del sec. XV ma restaurata nel 1777 da Jacopo Piazzai; Villa di Valdisanzi e Villa del Poggio, il cui oratorio sembra sia stato progettato dal grande Michelangelo. Al giorno d'oggi l'antica vocazione agricolo-rurale si è in parte evoluta verso forme produttive più complesse che comprendono l'attività manifatturiera.
Economia
La principale fonte di reddito deriva dalla piccola industria, sviluppata nel settore tessile, della lavorazione del legno e dei prodotti alimentari, in specie quelli dell'agricoltura, settore ancora fiorente nelle coltivazioni di cereali, viti e olivi. Di un certo rilievo anche l'allevamento dei bovini e del pollame, come l'industria vivaistica. I servizi locali sono abbastanza carenti in quasi tutti i settori: le scuole consentono esclusivamente la frequenza delle classi dell'obbligo, alberghi ed esercizi di ristoro sono poco numerosi e le strutture per lo sport ed il tempo libero si limitano ai campi da tennis ed al maneggio. Il distretto sanitario è presente con un servizio socio sanitario.
Relazioni
Nei rapporti verso l'esterno, non particolarmente rilevanti, prevalgono i contatti con Cecina e Pontedera. Un numero limitato di lavoratori anche da altri paesi è richiamato dall'industria locale, così come alcuni grandi negozi di abbigliamento di Cenaia, noti per la loro convenienza economica. Il turismo, poco sviluppato e di tipo occasionale, viene esercitato dagli amanti dell'arte venatoria, che vi si possono cacciare ed assistere, il 29 settembre giorno di S. Michele, alla fiera delle civette, con una gara folkloristica-venatoria con civette ammaestrate, che pare risalga al lontano XV secolo. Una manifestazione fieristica si tiene invece la terza domenica di settembre in località Cenaia. La festa del Patrono, S. Michele, si celebra il 29 settembre.
Località
Botteghino, Cenaia, Cenaia Vecchia, Ceppaiano, Lavoria, Le Lame, Siberia, Tripalle
- Popolazione 0
- Lat 43° 34' 13,26'' 43.57035000
- Long 10° 33' 48,76'' 10.56354444
- CAP 56042
- Prefisso 050
- Codice ISTAT 050013
- Codice Catasto D160
- Altitudine slm 86 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1696 - Superficie 26.97 Km2
- Densità 0,00 ab/Km2
- Sismicità Zona
- Alba 07:27
- Tramonto 16:41