Descrizione
Cittadina rivierasca, cui è stato concesso titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica; di probabili origini medievali, la sua economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie, oltre che sul turismo. I coriglianesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in vari aggregati urbani minori. Il territorio, classificato collinare, comprendente anche l’isola amministrativa Castello, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, situato su un poggio dominato da un castello, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, su sfondo azzurro, una coppa d’argento, contenente un cuore rosso fiammeggiante; una fascia argentata reca il motto: COR BONUM. Lo stemma utilizzato dal comune è quello riprodotto in alto.
Storia
Si è chiamata Corigliano fino al 1863. Pare sia stata fondata, all’inizio del secolo XI, dagli abitanti di Viscano, Torilliano e San Mauro, devastate dai saraceni. Alcuni storici, tuttavia, ritengono che le sue origini risalgano all’epoca in cui in Italia sorsero le località della Magna Grecia e che in essa siano stati accolti i profughi di Sibari e dell’antica Turio. Il toponimo deriva dal personale latino CORELLIUS, col suffisso -ANUS, indicante appartenenza; non manca però chi si richiama al greco “korion elaion”, ‘giardino di olio’, perché la cittadina è nota per la produzione di olio. Nel XV secolo registrò un incremento demografico, a seguito dell’immigrazione degli scampati alla distruzione dei suoi villaggi Labonia e Crepacore: allora assunse lo stemma di quest’ultima, un cuore spezzato. Contea dei Sangineto, dal 1300, appartenne successivamente ai Sanseverino, ai Ruffo di Montalto Uffugo, ai Sanseverino di Bisignano e ai Saluzzo di Genova. Ai tempi della Repubblica Partenopea, fu uno dei cantoni del dipartimento del Crati. I francesi, a principio del 1800, ne fecero dapprima un governo e poi il capoluogo di un circondario del distretto di Rossano. Tra i monumenti figurano: il castello ducale, iniziato dai normanni, nel secolo XI, e rimaneggiato in tempi successivi; la parrocchiale di S. Pietro, in cui si trova una tavola rappresentante la Madonna Odigitria, dipinta nel 1400; la chiesa di Sant’Antonio, col cinquecentesco mausoleo di Barnaba Abenante, feudatario di Calopezzati; le chiese di Santa Maria Maggiore, S. Francesco di Paola, Sant’Anna, del Carmine e dei riformati; il ponte Canale, del XV secolo; la porta Librandi; il castello di San Mauro, del 1500; la seicentesca chiesa di Santa Maria ad Nives, a Schiavonea, e le torri costiere.
Economia
È sede di Pro Loco e del distretto scolastico n. 20. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive e frutta, in particolare uva e agrumi; si allevano bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi), chimico, edile, metalmeccanico, tessile, dei materiali da costruzione, del legno, del vetro, della tipografia, della pesca e piscicoltura, della produzione e distribuzione di gas, della gioielleria e oreficeria; non mancano una centrale elettrica e fabbriche di plastica, oltre che di mobili, laterizi, strumenti ottici e fotografici. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, attività di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale e di diversi archivi. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche la stampa e le emittenti radiotelevisive del posto. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio ospedaliero.
Relazioni
Stazione balneare, registra un significativo movimento di turisti. Molto frequentata per lavoro, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alla presenza dei servizi, degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e del presidio ospedaliero. Tra le manifestazioni tradizionali vanno citate: le fiere di maggio e novembre; la sagra dell’artigianato locale e dell’antiquariato e varie feste religiose. Il Patrono, San Francesco di Paola, si festeggia il 25 aprile.
Località
Apollinara, Baraccone, Bonia, Cantinella, Castello, Corigliano Scalo, Fabrizio Grande, Fabrizio Piccolo, Mandria del Forno, Marina di Schiavonea, Marina Schiavonea, Ministalla, Mizofato, Piano Caruso, Ricota Grande, San Nico, Thurio, Torre Voluta di Frassa, Torre Voluta di Torricella, Torricella, Torricella Inferiore, Villaggio Frasso
- Popolazione 40.427
- Lat 39° 35' 46,64'' 39.59628889
- Long 16° 31' 6,76'' 16.51854444
- CAP 87064
- Prefisso 0983
- Codice ISTAT 078044
- Codice Catasto D005
- Altitudine slm 210 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1146 - Superficie 196.01 Km2
- Densità 206,25 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 06:50
- Tramonto 16:30