Centro montano noto fin da epoca antica, la cui popolazione trae sostentamento dall'agricoltura, dalla pastorizia e dall'afflusso abbastanza consistente di villeggianti estivi; un innato senso artistico presiede alle varie manifestazioni dell'artigianato locale, specializzato nella lavorazione al tornio di zampogne e ciaramelle. La comunità dei collianesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nella media si è distribuita in minuscoli aggregati urbani (Bisigliano, Macchia Grande, Macchia Piccola, Salitto, San Leonardo, San Vittore, Sasso e Valle di Raio), in numerose case sparse, nella località di Ponte Oliveto-Bagni e nel capoluogo comunale; quest'ultimo consta di una parte alta denominata Collianello, stretta intorno al castello normanno, e di una parte bassa disposta ai lati della strada che conduce a Ponte Oliveto. A oriente dell'abitato una serie di rilievi montani (monti Marzano, Carpineta e Saracino) formano uno schieramento compatto che chiude l'orizzonte; in prossimità delle loro vette si alternano pascoli aridi e vaste estensioni di faggi, ontani e resinose, mentre a quote meno elevate si fanno spazio le coltivazioni. Il fiume Sele scorre nella parte meno accidentata del comprensorio, ricevendo un generoso tributo di acque, in parte solfidriche e termali. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia una torre merlata fiancheggiata da due cipressi su una verde campagna.