Descrizione
Comune di montagna, di origine antica, la cui economia si basa sulle tradizionali attività rurali affiancate da un modesto sviluppo del settore industriale e turistico. I celliesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Carega, in numerosissimi aggregati urbani minori nonché in case sparse. La posizione geografica di montagna comporta che il profilo geometrico del territorio comunale subisca variazioni altimetriche molto accentuate, che partono da un minimo di 350 e arrivano a un massimo di 932 metri di quota. L’abitato sorge in bella posizione panoramica, fra verdi boschi di latifoglie. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia una torre, fondata su un terreno “al naturale”. La bordatura dello scudo, d’argento, reca il motto: VIGILANTIA ET LABOR.
Storia
Il toponimo sembrerebbe derivare da CELLA, da cui l’antica ACCELIA o, secondo altri, dal nome di uno dei primi coloni romani, un CILIUS o COELIUS, cui nel 187 a.C. furono assegnati quei territori; la prima attestazione risale al 1601. Non si hanno notizie circa le sue prime vicende e incerte sono anche le sue origini. La sua storia successiva segue quella dei territori circostanti. Interessante è la parrocchiale dedicata a San Lorenzo, che vanta il più alto campanile della Valsesia, ben 55 metri, e risale alla metà del XVI secolo con ingrandimenti nel secolo successivo. L’interno è ornato da un dipinto di Tanzio da Varallo, da un crocifisso in creta, da affreschi del Rocca, raffiguranti l’invenzione e l’esaltazione della Santa Croce, e soprattutto da quelli della volta della sacrestia e della cappella del Crocefisso, eseguiti da Lorenzo Peracino. Tra gli edifici di maggior pregio storico-architettonico si segnalano: l’oratorio di San “Jacu Pitu”, in località Bosco, dedicato a San Giacomo, al cui interno è presente un affresco del Santo; la chiesa di Sant’Anna, che conserva una tela raffigurante la battaglia avvenuta tra i valsesiani e i francesi nel 1636; l’oratorio della Madonna Ausiliatrice, in località Tairano, e l’oratorio di Sant’Antonio, a Cereto, con la seicentesca Madonna dell’Oro. Non meno importanti le numerose chiese parrocchiali disseminate nelle altre località: a Carega, quella intitolata a San Matteo; a Merlera, quella di San Bernardo, sorta su un seicentesco oratorio; a Valmonfredo, la cinquecentesca parrocchiale di San Gottardo, con antichi affreschi esterni e la volta interna dipinta dal Peracino.
Economia
Non è sede di altri uffici all’infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Va però segnalata la presenza della Pro Loco. L’agricoltura produce ortaggi e frutta; è anche praticato l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende operanti nei comparti della lavorazione e produzione di prodotti alimentari, delle calzature, della lavorazione del legno, della fabbricazione di mobili, edile, industria meccanica e metallurgica. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non si registrano particolari strutture sociali. Nelle scuole si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente il museo civico. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Il servizio sanitario è garantito dalla farmacia; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.
Relazioni
Offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, nonché delle testimonianze di cultura e folclore locale, che si possono ritrovare anche nel piccolo museo civico. Tra le manifestazioni tradizionali, che costituiscono, periodicamente, un vero richiamo per i visitatori che giungono dai dintorni, si segnala la rappresentazione del presepe vivente, della quale i celliesi vanno molto orgogliosi. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.
Località
Agua, Allera, Arva, Baltegora, Camo, Carega, Cosco, Crabia Superiore, Fronto, Merlera, Mollie, Sella, Valmonfredo, Viganallo, Zagro
- Popolazione 810
- Lat 45° 45' 15,7'' 45.75418611
- Long 8° 18' 41,14'' 8.31142778
- CAP 13024
- Prefisso 0163
- Codice ISTAT 002038
- Codice Catasto C450
- Altitudine slm 685 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: nessun limite F/3195 - Superficie 10.05 Km2
- Densità 80,60 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:41
- Tramonto 16:45