Comune collinare di origine medievale; è sostenuto dalle attività rurali e dal terziario, stimolato da un vivace movimento turistico. La maggior parte dei civitellesi, il cui indice di vecchiaia è chiaramente superiore alla media, si divide tra il capoluogo comunale e un consistente numero di case sparse sui fondi; il resto della comunità risiede nella località di San Michele in Teverina e in alcuni aggregati urbani minori (Campo del Pero, Case Nuove, Pian della Breccia, San Sebastiano e Spoletino). L'abitato, interessato da una sensibile espansione edilizia, sorge in posizione panoramica su un ripido sperone e conserva un pittoresco centro storico, raggruppato attorno al castello medievale e in parte ancora circondato dalle antiche mura. Il territorio comunale presenta un aspetto suggestivo e ricco di contrasti: da una parte si dispiega lo scenario aspro e brullo dei calanchi, scavati dal Rio Torbido e da altri corsi d'acqua nel terreno argilloso, dall'altro lato si stendono verdeggianti rilievi collinari, che, coperti di seminativi, pascoli e macchie boschive, declinano verso la sponda del fiume Tevere e l'azzurra distesa di un bacino lacustre. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato, sullo sfondo del cielo, l'agnello pasquale d'argento, posto su una verde pianura “diminuita” e sormontato da una “fascia” rossa con tre stelle d'oro a sei raggi; l'animale tiene tra le zampe anteriori l'asta crociata d'oro di San Giovanni Battista, munita di una banderuola d'argento, che reca la scritta FIDELITAS in lettere maiuscole nere.