Cittadina collinare di origine molto antica, che trae sostentamento da un insieme piuttosto articolato di attività economiche, dominato dal terziario ma al tempo stesso ancora fortemente legato alle tradizionali attività rurali. Una buona metà dei cerveterani, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede nel capoluogo comunale, sviluppatosi sulla sommità piatta di un colle e costituito da un piccolo nucleo medievale cinto da mura e da una parte più moderna; il resto della comunità è distribuito nelle località di Ceri, Marina di Cerveteri, Sasso e Valcanneto, nel minuscolo aggregato urbano di Cerqueto e in un cospicuo numero di case sparse. La parte più interna del comprensorio comunale è caratterizzata dal profilo morbido e ondulato di una dorsale collinare, che degrada dolcemente verso la pianura costiera, orlata dal litorale sabbioso. Qua e là si aprono ampie vallate determinate dall’azione erosiva delle acque superficiali sulla tenera roccia tufacea, a sua volta originata dai materiali eruttivi dell’antico vulcano Sabatino. Il paesaggio è dominato dalle colture agricole e da una fitta macchia mediterranea, composta da mirti, lecci, corbezzoli e pini marittimi; dei boschi di lentischi centenari che ricoprivano l’immediato entroterra restano invece solo grandi e isolati cespugli. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è raffigurato un cervo a tre teste, che sostiene una lancia dorata munita di banderuola rossa; su quest’ultima figura la sigla C. C.