Descrizione
Comune collinare, di probabili origini alto-medievali; ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole e sull’industria. I cerretesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Borghetto, Camolino e Rivone, in aggregati urbani minori, nonché in alcune case sparse. L’abitato sorge su un colle e si estende lungo il corso del torrente Chiebbia con la parte originaria arroccata intorno ai resti dell’antico castello; la parte moderna si sviluppa invece più in basso, lungo un’importante arteria stradale. Il territorio ha un profilo geometrico vario, con variazioni altimetriche non molto accentuate, ed è occupato, a settentrione, da dolci declivi collinari che si susseguono intervallati dal corso di copiosi corsi d’acqua, tra cui i torrenti Chiebbia e Quargnasca -quest’ultimo, scendendo dalle colline che sorgono nei pressi del monte Rovella, si snoda tra quelle de Valdengo e Quaregna, descrivendo in questo tratto delle anse-; essi irrorano, nelle zone più elevate, boschi di castagni e cedui. Laddove è stato più consistente l’intervento dell’uomo predominano invece coltivi di seminativi, che rivestono anche la parte meridionale del comprensorio, interamente pianeggiante. Sullo sfondo argentato dello stemma, concesso con Regio Decreto, spicca una torre rossa merlata alla guelfa e fondata su un terreno erboso.
Storia
Il toponimo è rappresentato da un fitonimo, derivato dall’unione del sostantivo latino CERRUS, ossia ‘cerro, una sorta di quercia’, con il suffisso -ETUM, indicante un luogo in cui un certo tipo di albero cresce in grande quantità; il determinante deriva invece dal sostantivo latino “Castellum”, diminutivo di CASTRUM, nel significato di ‘fortezza, campo munito’. Infeudata per concessione imperiale al vescovato di Vercelli (999), passò in seguito, per donazione, agli Avogadro di Quaregna, signori locali (1165). Rimase tra le proprietà di questa illustre famiglia per lungo tempo e per volere degli stessi Savoia; questi ultimi infatti, avendo ottenuto la solenne sottomissione degli Avogadro, consentirono che il feudo rimanesse sotto la loro giurisdizione (1404) per più di tre secoli, fin quando, in seguito alle campagne napoleoniche, i suoi abitanti non ottennero l’indipendenza dichiarandosi fedeli alla repubblica francese (1798). L’originaria fortezza medievale degli Avogadro, divenuta in seguito un elegante castello, reca le tracce della sua primitiva funzione nella maestosa torre a pianta circolare, costruita con ciottoli di fiume disposti a lisca di pesce: all’interno sono presenti pregiate pitture parietali risalenti alla fine del 1500. Non lontano Villa Rosazza conserva ancora mirabili affreschi settecenteschi. Ammirevoli sono inoltre gli arredi sacri, gli altari, il baldacchino ligneo, opera, quest’ultimo dello scultore Serpentiero, conservati nella chiesa di San Tommaso: di epoca medievale, ma ricostruita in epoca barocca, è affiancata dal bel campanile dell’XI secolo, ornato da archetti con monofore e bifore.
Economia
Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. L’economia locale, sostenuta in parte dal settore primario presente con la coltivazione di cereali, frumento e foraggi e l’allevamento di bovini e avicoli, è incentrata sul settore secondario, legato in maniera consistente ai comparti tessile e meccanico, ma dinamico anche nella produzione di metalli e di prodotti chimici con piccole imprese a carattere artigianale. Un settore dei servizi che necessita di un più elevato livello di specializzazione si affianca ad un commercio commisurato alle esigenze primarie della comunità. Dotata della scuola materna ed elementare, manca di altre strutture preposte alla diffusione della cultura. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. L’apparato ricettivo offre la sola possibilità di ristorazione; quelle sanitarie non includono neanche i servizi sanitari di base.
Relazioni
Costituisce una meta turistica per i visitatori di passaggio, attratti soprattutto dalle bellezze del castello degli Avogadro. Rappresenta, inoltre, una tappa obbligata della G.T.B. (Grande Traversata del Biellese), che offre, agli amanti della montagna, la possibilità di percorrere numerosi sentieri che portano a caratteristiche località, all’insegna della scoperta e dell’avventura, tra natura e storia, arte e cultura. Di notevole fascino è l’itinerario che giunge alla Riserva Naturale Orientata Le Baragge. Suggestivo è l’ambiente in cui è possibile addentrarsi: muovendosi tra le alte erbe e i gruppetti di querce, si ha quasi l’impressione di essere stati proiettati in una savana africana. Non vi si svolgono manifestazioni di rilievo. Il Patrono, San Tommaso, si festeggia il 3 luglio.
Località
Borghetto, Camolino, Paschetto, Rivone
- Popolazione 636
- Lat 45° 34' 2,21'' 45.56728056
- Long 8° 9' 35,64'' 8.15990000
- CAP 13852
- Prefisso 015
- Codice ISTAT 096017
- Codice Catasto C526
- Altitudine slm 325 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2727 - Superficie 2.66 Km2
- Densità 239,10 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:44
- Tramonto 16:44