Comune di montagna, sorto nel Medioevo; è sostenuto principalmente dal movimento turistico, richiamato dalla presenza di una rinomata sorgente di acque minerali e dalle attrattive naturalistiche locali. La maggior parte dei castellani, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, si divide tra il capoluogo comunale, la località di Vasche e l’aggregato urbano minore di Terme di Cotilia; il resto risiede in altri piccoli agglomerati e in case sparse. L’abitato, in sensibile espansione edilizia, si estende in parte ai lati di un’importante arteria viaria e in parte sulle pendici del monte Paterno. Il territorio comunale, che include una porzione della verde piana di San Vittorino, è caratterizzato da interessanti fenomeni carsici; è inoltre contraddistinto dalla presenza di numerose sorgenti, alcune delle quali di acque sulfuree, e di pittoreschi laghetti, come quello di Paterno, formatosi all’interno di una dolina carsica e soggetto a continue modifiche del livello delle acque in seguito a mutamenti del fondale. Tutta la zona è ricoperta da una lussureggiante vegetazione: nelle aree coltivate predominano i colori e le forme regolari di vigneti e oliveti; nelle zone umide si addensano salici, ontani e pioppi; sui rilievi montuosi prevalgono invece querce, aceri, carpini, castagni e faggi. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una torre d’argento merlata “alla guelfa”; nel “capo”, di colore rosso, compare inoltre un angelo vestito d’argento, raffigurato nell’atto di tenere in mano una bilancia a due piatti, anch’essa d’argento.