Descrizione
Cittadina collinare, cui è stato concesso titolo di città con Regio Decreto. Di origine romana, accanto alle tradizionali attività agro-pastorali ha sviluppato il tessuto industriale e il terziario, soprattutto il turismo. I carboniensi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra le località di Acquas Callentis, Bacu Abis, Barbusi, Corongiu, Cortoghiana, Flumentepido, Medau Desogus, Sirai e Sirri, numerosissimi nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, si caratterizza per l’impianto urbanistico distintivo del periodo fascista; ha un andamento plano-altimetrico tipico di collina. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, rappresenta, in campo azzurro, una lampada da minatore “al naturale”, posta a risaltare su una campagna, pure “al naturale”, formata da un banco di carbone.
Storia
Il toponimo è chiaramente connesso all’industria carbonifera. Di origine romana, nell’XI secolo appartenne all’abbazia di Montecassino. Insieme a Barbusi, fece poi parte della curatoria di Sigerro e, nel XIII secolo, appartenne ai conti della Gherardesca. L’attuale borgo è stato costituito nel 1938 quando, per volere di Mussolini, si volle intensificare l’attività estrattiva; a un periodo di prosperità seguì, con l’avvento della seconda guerra mondiale, una diminuzione della produzione. Alla fine della guerra i giacimenti carboniferi acquistarono una certa importanza a livello nazionale perché rappresentavano l’unica fonte di combustibile disponibile in Italia; la riapertura dei mercati internazionali e la concorrenza dei Paesi stranieri hanno però, poco alla volta, segnato il declino dell’industria mineraria del Sulcis. Interessanti sotto il profilo storico-architettonico sono: la chiesa parrocchiale di San Ponziano, costruita interamente in pietra vulcanica a vista, in stile neo-romanico; la torre civica, alta 27 metri; il municipio, testimonianza dell’architettura fascista. Non mancano, sparsi sul territorio, resti di fortificazioni e di altre costruzioni fenicie e cartaginesi.
Economia
È sede, tra l’altro, della Usl n. 7, del distretto scolastico n. 18, di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, olivo, agrumi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da imprese che operano nei comparti alimentare, tra cui il lattiero-caseario, del legno, dei materiali da costruzione, dei laterizi, metalmeccanico, elettronico, dei mobili, della fabbricazione di strumenti ottici, manifatturiero (gioielleria e oreficeria), della produzione e distribuzione di energia elettrica, dell’estrazione (carbone e barite), della raccolta dei depositi e distribuzione di acqua, edile e della consulenza informatica. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario, assicurativo e fondi pensione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo e di numerosi istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca comunale, il museo civico archeologico “Villa Sulcis”, il museo di paleontologia e speleologia intitolato “Martel” e il museo all’aperto, un’area archeologica del monte Sirai. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, è assicurato il servizio ospedaliero.
Relazioni
Punto centrale da cui partono tutte le linee di collegamento sia interne che verso la costa, costituisce una meta di notevole richiamo turistico grazie alle sue favorevoli caratteristiche climatiche, paesaggistiche e geologiche. Rappresenta, infatti, un luogo del tutto particolare, caratterizzato da un misto di ambienti che dall’alto dei suoi rilievi permette la vista di ampi paesaggi collinari e pianeggianti, e in lontananza, del mare e delle zone costiere limitrofe. Da qui si possono scegliere diversi itinerari. A un solo chilometro, infatti, è possibile raggiungere il monte Sirai, sulla cui sommità si possono ammirare i resti di un centro fortificato fenicio-punico, fondato per garantire l’espansione nell’entroterra sardo, ricco di giacimenti minerari. Tra gli eventi periodici si segnalano: il Carnevale, a febbraio; “Artigianando”, dal primo al 10 agosto; la festa dell’Addolorata, la seconda domenica di settembre. Il Patrono, San Ponziano, si festeggia il 13 agosto.
Località
Acquas Callentis, Bacu Abis, Barbusi, Barega, Caput Acquas, Corongiu, Cortoghiana, Cuccurru Suergiu, Domu Beccia, Flumentepido, Genna Corriga, Genna Gonnesa, Medau Brau, Medau Desogus, Medau Is Arrius, Medau Is Fonnenus, Medau Is Garaus, Medau Is Lampis, Medau Is Peis, Medau Is Serafinis, Medau Is Toccus, Medau Piredda, Medau Su Conti, Medau Tanas, Miniera Cortoghiana, Piolanas, Seddargia, Sirai, Sirri
- Popolazione 28.755
- Lat 39° 9' 51,16'' 39.16421111
- Long 8° 31' 22,80'' 8.52300000
- CAP 09013
- Prefisso 0781
- Codice ISTAT 107003
- Codice Catasto B745
- Altitudine slm 111 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/922 - Superficie 145.63 Km2
- Densità 197,45 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:21
- Tramonto 17:03