Descrizione
Comune di pianura, di origine medievale, che affianca alla tradizionale economia agricola un modesto sviluppo industriale. I camairaghesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, abitano il capoluogo comunale e le località di Bosco Valentino, Mulazzana e Cascina Castellina, queste ultime due attraversate rispettivamente dai confini con i comuni di Terranova dei Passerini e Cavacurta. Il territorio presenta un profilo geometrico sostanzialmente regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. Il piccolo centro abitato sorge in posizione leggermente elevata rispetto alla piana circostante e domina la campagna attraversata dalle larghe anse del fiume Adda, con i suoi uniformi tratti paesaggistici a connotazione prevalentemente agricola. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di quattro fasce smaltate di rosso e di azzurro; in ciascuna di queste ultime spicca un'anguilla d'argento ondeggiante in fascia. Sul capo d'oro si raffigura un'aquila nera coronata.
Storia
Sebbene il toponimo suggerisca origini celtiche, la fondazione del borgo sembra risalire all'epoca medievale; lo si trova menzionato per la prima volta in documenti del X secolo. Appartenne al vescovo di Milano, Ariberto d'Intimiano, dal quale le terre passarono a diverse chiese della capitale (Milano); nel XII secolo è documentata la presenza di un castello, distrutto dai soldati milanesi. Nel XV secolo è oggetto di un atto di donazione a Vitaliano Borromeo da parte di Filippo Maria Visconti; sempre nel Quattrocento la fortezza viene ampliata e irrobustita; nello stesso secolo è teatro di una battaglia tra le truppe di Francesco Sforza e l'esercito veneziano, conclusasi a vantaggio del primo. Nel Cinquecento la rocca è occupata dai francesi mentre nel secolo successivo sono i lanzichenecchi a minare la sicurezza degli abitanti. L'ultimo fatto storico significativo è costituito dalla scelta del comune quale quartier generale del maresciallo Radetzky. Spicca, nel patrimonio architettonico, il castello Borromeo, di proprietà privata, che conserva intatte molte delle strutture originarie, pur essendo stato trasformato in residenza signorile; dell'architettura sacra fanno parte la parrocchiale, dedicata ai Santi Cosma e Damiano e realizzata pochi decenni fa sull'area occupata da un precedente edificio di culto, nonché il santuario della Madonna della Fontana, esterno all'abitato.
Economia
Fatta eccezione per i consueti uffici municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; manca anche la stazione dei carabinieri. La sua vocazione rurale trova conferma nell'analisi del sistema produttivo, ancora in gran parte fondato sull'agricoltura, che produce cereali e foraggi, e sulla zootecnia, forte di sviluppati allevamenti bovini e soprattutto suini. Un limitato sviluppo del settore secondario ha interessato i comparti dell'abbigliamento e metalmeccanico, con la produzione di macchine agricole e per la silvicoltura; a queste attività si affiancano aziende di carattere e dimensioni artigiane nel comparto edile. Nel terziario, alla rete distributiva, in grado di rispondere alle esigenze fondamentali della popolazione, si affiancano i servizi della pubblica amministrazione. Mancano inoltre attività di radio e telediffusione, agenzie di consulenza informatica, giornali e periodici locali. Nelle scuole del posto si impartisce unicamente l'istruzione primaria ma non manca il servizio di biblioteca. Se la mancanza di strutture ricettive si spiega con la scarsa vocazione turistica dei luoghi, l'assenza di strutture sanitarie costituisce un dato più determinante, che spinge la popolazione a spostarsi anche per i servizi di base.
Relazioni
Il comune non è interessato da flussi turistici; le sue relazioni esterne si devono ai rapporti socio-economici che lo legano ai centri del circondario, cui è indispensabile rivolgersi per completare l'istruzione obbligatoria, per lavorare (in particolare nelle attività industriali e terziarie) o per accedere alle reti di servizi e ai circuiti commerciali dei comuni meglio dotati. Le caratteristiche del territorio e l'agevole collegamento con le principali direttrici di traffico rendono, però, meno gravoso il pendolarismo, che caratterizza la vita quotidiana della popolazione. La festa dei Patroni, i Santi Cosma e Damiano, si celebra la quarta domenica di settembre.
Località
Bosco Valentino, Cascina Borromea, Cascina Castellina, Cascina del Santo, Mulazzana
- Popolazione 676
- Lat 45° 12' 22,48'' 45.20624444
- Long 9° 43' 39,0'' 9.72750000
- CAP 20072
- Prefisso 0377
- Codice ISTAT 098007
- Codice Catasto B456
- Altitudine slm 53 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2545 - Superficie 12.85 Km2
- Densità 52,61 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 07:36
- Tramonto 16:39