Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Corte Fusero. Di probabili origini medievali, la sua economia si basa su modeste attività industriali. I callabianesi, il cui indice di vecchiaia è tra i più alti della regione, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località di Callabiana, in aggregati urbani minori (Cordaro-Stellio, Nelva, Pettano, Vacchione, Virla-Trabbia-Lucca) nonché in case sparse. Il territorio, classificato montano, comprende l’isola amministrativa Mologna Piccola; ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. È occupato, nella parte meridionale, da alte e medie colline, rivestite da verdi prati, boschi cedui e robinie; più a nord ammantano le pendici dei monti vaste estensioni di faggi, frassini, larici, betulle e castagni, cui contendono lo spazio verdi pascoli, ricoperti in primavera da variopinti e profumati fiori alpini (crochi, soldanelle, genzianelle, bottoni d’oro, narcisi, primule e denti di leone). L’abitato è posto su un ripiano collinare e delimitato da due rami del torrente Strona di Mosso, che nasce sulle pendici orientali del monte Monticchio e, dopo un lungo percorso, si getta nel torrente Cervo. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati, in campo rosso, tre corni da caccia dorati. Sullo sfondo rosso del capo, sostenuto da un filetto azzurro, spicca una croce d’argento.