Comune di pianura, di origini antiche, in cui le tradizionali attività rurali sono affiancate da una vivace industria. I borrianesi, il cui indice di vecchiaia è piuttosto elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, ed è prevalentemente occupato da ridenti colture di seminativi irrorate dal corso del torrente Elvo, che riceve in questo tratto le acque di due suoi importanti affluenti. Nella parte sud-occidentale del comprensorio, i coltivi lasciano il posto a un suggestivo susseguirsi di colline di sassi e ciottoli, animate da lucertole, ramarri, vipere e colubri verdi e gialli, che corrono tra le pietraie e le macchie di arbusti. Interrompono a tratti questo uniforme paesaggio fitte boscaglie di latifoglie, farnie, carpini, noccioli e biancospini, dove proliferano saettoni, piccoli uccelli, roditori, ghiri e scoiattoli. L’abitato è situato in una zona pianeggiante ed è caratterizzato da una pianta regolare disposta simmetricamente lungo il corso di una strada secondaria. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, argentea, spicca un castello rosso merlato alla guelfa e sormontato da un pastorale, anch’esso rosso, posto in palo; la seconda partizione, smaltata di azzurro, raffigura un gallo d’oro nell’atto di beccare la prima di sei spighe di grano dorate poste su una verde terrazza.